venerdì 29 novembre 2013
​L'Ucraina non firma l'accordo di associazione e libero scambio a cui si lavorava da sei anni. E scoppiano le violenze in piazza. Barroso: non accetteremo i veti di Mosca. Letta: ora stringere «relazioni più forti» con i russi per far diminuire «il sospetto reciproco».
Le stelle e le unghie di Luigi Geninazzi
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Sono 33 le persone arrestate dalla polizia a Kiev, in piazza Maidan, dove, a tarda notte, gli agenti in tenuta antisommossa hanno disperso in modo violento i dimostranti che protestano contro la mancata firma di un accordo di associazione con l'Ue. Lo fa sapere l'agenzia Itar-Tass. Secondo i media locali sono entrati in azione 2mila uomini delle forze speciali 'Berkut', quando ormai dei 10mila manifestanti scesi in piazza ieri sera non ne erano rimasti nella zona che 1.000 o 1.500. Decine sono le persone rimaste ferite. KIEV DICE NO ALLA UEL'Ue non conquista l'Ucraina e fallisce nel tentativo di attirarla più saldamente nell'orbita occidentale. I 28 capi di Stato e di governo dell'Unione riuniti a Vilnius con i leader dei 6 paesi del partenariato orientale (Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina) non sono riusciti a convincere il presidente, Viktor Yanukovich, a firmare l'accordo di associazione e libero scambio a cui si lavorava da 6 anni.Il no dell'Ucraina, arrivato nonostante le massicce proteste filo-europee nelle strade di Kiev, evidenzia un raffreddamento nelle relazioni Ue-Russia. Ecco perché, invita il premier Enrico Letta, l'Unione europea si dovrebbe impegnare per costruire "relazioni più forti" con la Russia e far diminuire "il sospetto reciproco". Il partenariato orientale del'Ue è stato concepito per migliorare le relazioni commerciali e politiche con le sei ex repubbliche sovietiche (Armenia, Arzebaigian, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina), confinate tra l'estrema costola orientale europea e la Russia. L'Ucraina è il Paese più grande e dunque quello più appetibile.I Ventotto accusano Mosca di aver fatto pressioni su Kiev perché non firmasse (la Russia aveva minacciato che, in caso di accordo, avrebbe preso misure protezioniste per impedire l'accesso dei prodotti ucraini nel suo territorio). E infatti è apparso molto irritato il presidente della Commissione Ue, Manuel Barroso, che ha detto che l'Europa "non accetterà veti" da Mosca: "Il tempo della sovranità limitato è finito in Europa". Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha comunque ribadito che l'offerta europea a Kiev "è ancora sul tavolo": "Speriamo che prima o poi l'Ucraina firmi l'accordo, ma le condizioni rimangono le stesse", ha aggiunto. L'Ucraina, che ha anche oggi ha ripetuto di avere ancora intenzione di firmare l' accordo di associazione, al primo giorno del summit aveva chiesto fondi supplementari per risollevare l'economia e un negoziato a tre (Ue, Ucraina e Russia) sui rapporti commerciali. Ma per l'Ue non se ne parla perchè sarebbe come - ha spiegato una fonte - "invitare la Cina a sedere al tavolo del negoziato sul libero scambio tra Ue e Usa". Per il prossimo febbraio è già in calendario comunque a Bruxelles un vertice Ue/Ucraina.
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