venerdì 29 luglio 2016
​Il premier: «un fallimento» avere rimesso in libertà Kermiche, uno degli assassini di padre Jacques.
Francia, Valls ammette: falle nella sicurezza
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Aver rimesso in libertà anche se con il braccialetto elettronico Adel Kermiche, uno dei due jihadisti che hanno assassinato padre Jacques Hamel a Saint-Etienne-du-Rouvray, vicino a Rouen, è stato un "fallimento, bisogna riconoscerlo": lo dice il primo ministro francese, Manuel Valls, in un'intervista al quotidiano Le Monde."Questa è una guerra, che non coinvolge solo la Francia, sarà lunga ed avremo altri attentati. Ma noi la vinceremo perché la Francia ha una strategia per vincere questa guerra" ha dichiarato il premier, sottolineando che nel rispondere agli attentati di Nizza e Saint-Etienne-du-Rouvray "vi è una linea invalicabile: lo stato di diritto". "Per questo, l'incarcerazione di individui sulla base unicamente di sospetti è moralmente e giuridicamente inaccettabile: non sarà il mio governo a creare una Guantanamo francese", ha aggiunto replicando agli attacchi che stanno arrivando dall'opposizione francese per il fatto che entrambi gli attentatori della chiesa erano schedati dalla polizia e chiedono misure speciali."Dobbiamo essere lucidi di fronte alla minaccia, senza cedere al populismo", ha aggiunto. "Bisogna riconoscere, che questo è stato uno scacco", ha affermato parlando della decisione dei giudici di scarcerare Adel Kermiche, uno dei due attentatori, e sottolineando la necessità che i magistrati abbiano "un approccio diverso" e possano essere in grado di smascherare le tecniche di "dissimulazione adottate dagli jihadisti". E riguardo alle polemiche sulle scarse misure di sicurezza a Nizza, afferma: "Dobbiamo cambiare epoca, cambiare i comportamenti, dobbiamo impegnarci in una versa rivoluzione della nostra cultura della sicurezza".
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