lunedì 2 novembre 2015
L'Akp del presidente conquista la maggioranza assoluta dei seggi e potrà governare da solo. Il leader del partito filocurdo: elezioni non corrette, noi dovevamo salvare la gente dai massacri.
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Il partito Giustizia e Sviluppo, l'Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan, trionfa alle elezioni in Turchia, conquistando circa il 49,1% dei voti (secondo gli ultimi dati del sito web del giornale turco Hurriyet) e la maggioranza assoluta, che consente la formazione di un governo monocolore con almeno 312 seggi in Parlamento su 550, anche se non potrà modificare direttamente la Costituzione.Erdogan: «Scelta di unità e stabilità». Erdogan, che non vuole rinunciare all'introduzione del sistema presidenziale, ha già detto che gli elettori turchi hanno scelto per "l'unità e l'integrità", dimostrando di "preferire l'azione e lo sviluppo alle dispute". Durante una dichiarazione  pubblica, ha detto che "la volontà nazionale si è manifestata in favore della stabilità", facendo appello all'unità: "Cerchiamo di essere uno solo, di essere fratelli e che tutta la Turchia sia unita". Erdogan ha poi invitato il mondo intero a rispettare il risultato elettorale turco.Davutoglu: «Un trionfo». Per il premier Ahmet Davutoglu, leader dell'Akp, è stato il "giorno del trionfo" dopo le elezioni dello scorso giugno alle quali il partito non era riuscito a ottenere la maggioranza assoluta per la prima volta dal 2002. Demirtas (filocurdi): elezioni non corrette. Il principale partito di opposizione, il Chp, ha ottenuto circa il 25,7% dei voti, il nazionalista Mhp ha conquistato il 12,1% delle preferenze. Per Selahattin Demirtas, leader del partito filo-curdo Hdp che ha superato di poco la soglia del 10%, queste "non sono state elezioni corrette" perché la forza politica non ha potuto fare campagna elettorale come avrebbe voluto poiché ha dovuto "salvare la gente dai massacri".

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