Un manifesto elettorale di John Magufuli, morto ieri - Ansa

Gli altri leader africani lo commemorano, ma in molti nel suo Paese non nascondono il loro “sollievo”. La morte di John Magufuli, 61 anni, presidente della Tanzania e forse il più negazionista tra i leader mondiali sul fronte coronavirus, continua a dividere. Ieri sera l’annuncio in diretta tv è stato dato dalla vicepresidente Samia Suluhu Hassan, che ora diventerà la prima donna presidente della Tanzania. Secondo la Cotituzione, infatti, sarà chiamata a sostituire Magufuli per l'intero secondo mandato del presidente deceduto, che era stato rieletto lo scorso ottobre per altri cinque anni. La vicepresidente ha citato l’insufficienza cardiaca come causa del decesso, ma insistenti continuano a farsi le voci di una morte per Covid-19, dopo che la stessa sorte era capitata nelle scorse settimane ad alcuni collaboratori di Magufuli. Quest’ultimo, dopo aver negato l’esistenza del coronavirus in Tanzania, aveva anche detto no all’arrivo dei vaccini nel Paese. Alta si era levata la voce della Chiesa locale, che aveva invocato misure precauzionali come distanziamento fisico e uso di mascherine. La Tanzania non aggiorna i dati di contagi e decessi da ormai 10 mesi, per precisa scelta politica di Magufuli.

L'immagine del presidente della Tanzania John Magufuli sui giornali di oggi - Reuters

“E’ morto a causa del coronavirus, questa è una forma di giustizia poetica", ha detto sulla fine del leader tanzaniano il capo dell’opposizione Tundu Lissu, in un'intervista dal Belgio alla tv kenyota Ktn News, citando "sue fonti". Da leader africani sono arrivati intanto messaggi di cordoglio. "Ci uniamo alla Tanzania nel lutto per la scomparsa di un grande figlio dell'Africa", ha scritto su Twitter il presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni, al potere da oltre tre decenni e rieletto anche a gennaio in un’elezione tutt’altro che trasparente. Il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, che è anche l'attuale presidente della Comunità dell'Africa orientale (Eac), ha dichiarato una settimana di lutto nazionale in Kenya per la morte del suo omologo tanzaniano: "Ho perso un amico, un collega e un alleato visionario", ha affermato Kenyatta.

Leader populista su posizioni anti-occidentali, secondo l’analista Thabit Jacob dell'università danese di Roskilde Magufuli "sarà ricordato molto di più per cosa ha distrutto che per qualunque cosa abbia iniziato a costruire. Alcuni sosterranno che aveva buone intenzioni e il Paese a cuore, ma ci ha lasciato una complicata eredità da discutere per molti anni". Ha ampliato l’istruzione gratuita e gli investimenti nelle infrastrutture elettriche, chiedendo inoltre la restituzione di milioni di dollari di tasse dalle compagnie minerarie estere, ma l’autoritarismo da un lato (con la repressione di media, critici e oppositori) e la disastrosa gestione della pandemia dall’altro minano fortemente la sua eredità politica.

L'annunciodella morte di Magufuli dato dalla vicepresidente Samia Suluhu Hassan in diretta tv - Reuters

Ora tocca alla sua vice, Samia Suluhu Hassan. Ex impiegata d'ufficio e cooperante, Hassan, di fede musulmana e nata nel 1960, ha iniziato nel 2000 la propria carriera politica nel nativo arcipelago semi-autonomo di Zanzibar, prima di essere eletta all'assemblea nazionale della Tanzania e assegnata a un alto ministero. Sostenitrice del partito al governo, ne ha scalato i ranghi fino a essere scelta da Magufuli come candidata alla vicepresidenza nella sua prima campagna elettorale presidenziale del 2015. Le elezioni, vinte dal partito Chama cha mapinduzi (Ccm), fecero passare Hassan alla storia in quanto prima donna diventata vicepresidente della Tanzania, con un bis lo scorso ottobre in un voto controverso e contrassegnato da irregolarità, secondo quanto denunciato da opposizione nazionale e osservatori indipendenti. Il messaggio tv di Hassan sulla morte di Magufuli è stato seguito dalla dichiarazione di 14 giorni di lutto nazionale. Poi, forse, per la Tanzania potrebbe iniziare una storia nuova.