giovedì 16 aprile 2015
Un'ondata ​crescente di xenofobia ha fatto 74 morti dalla fine di marzo. Sotto attacco i lavoratori africani. Amnesty International critica il governo.
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Violenti attacchi di gruppo con coltelli, spranghe e machete, uccisioni, pestaggi, negozi e abitazioni dati alle fiamme: un'ondata crescente di xenofobia in Sudafrica, che ha già fatto almeno 74 morti dalla fine di marzo, sta producendo panico e terrore fra gli immigrati di altri Paesi africani e dal Subcontinente indiano, che a centinaia scappano dal Paese o cercano rifugio dove possono, in campi sportivi, edifici pubblici, stazioni di polizia. A Durban, alcune centinaia di immigrati si sono radunati vicino allo stadio per protestare contro le aggressioni in una marcia guidata dal premier della provincia del Kwazulu Nata e dal sindaco di Durban, città nella quale ci sono stati almeno cinque morti solo questa settimana. Almeno 2.000 stranieri, vittime di attacchi al machete o solo timorosi di tornare a casa, si sono rifugiati in un campo sportivo, mentre alla periferia di Johannesburg a decine sono temporaneamente alloggiati in una stazione di polizia. In una delle township della grande metropoli anche la Primorose Methodist Church, che già accolse diversi stranieri nel 2008, quando ci su una prima ondata di violenza anti-immigrati in Sudafrica, si prepara a ripetere l'operazione.   La xenofobia trova terreno fertile nelle masse disoccupate e povere della popolazione nera del Sudafrica, in cui molte persone ritengono che gli stranieri - arrivati da Paesi poverissimi dell'Africa e dall'Asia - tolgano loro il lavoro.Sull'emergenza sono previsti, a stretto giro, un intervento del presidente sudafricano Jacob Zuma e un incontro del ministro degli Esteri, Maite Nkoana-Mashabane, con ambasciatori e diplomatici dei paesi di provenienza degli immigrati, per illustrare gli sforzi del governo di Pretoria per proteggerli.  Il governo sudafricano è stato criticato da Amnesty International per non aver saputo reagire e attivare un piano di prevenzione, visto che il fenomeno si era già ripetuto sette anni fa.
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