lunedì 29 agosto 2011
La moglie Sofia, i due figli Hannibal e Mohammed e la figlia Aisha hanno trovato rifugio in Algeria. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Algeri. Il rais, invece, potrebbe essersi rifugiato nella roccaforte lealista di Bani Walid. Secondo una fonte sul posto, il figlio Khamis sarebbe stato ucciso dai colpi sparati da un elicottero Nato. La Caritas Libia: in città mancano cibo e acqua.
- Quando l'odio non permette di ascoltare i moribondi di Marina Corradi
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La moglie di Muammar Gheddafi, Sofia, i due figli Hannibal e Mohammed e la figlia Aisha hannotrovato rifugio in Algeria. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri di Algeri attarverso l'agenzia Aps specificando che i tre, accompagnati dai nipoti del Colonnello, sono entrati nel paese "alle 8,45 locali (le 9,45 ora italiana) attraverso il confine libico-algerino". Ancora mistero sulla sorte del rais: secondo al-Jazeera potrebbe essere fuggito a Bani Walid, roccaforte governativa situata circa 100 chilometri a ovest di Tripoli. IL FIGLIO KHAMIS UCCISO DA ELICOTTERO NATOIl figlio di Gheddafi Khamis, sanguinario comandante delle forze speciali che difese Tripoli, è morto in un attacco di un elicottero da combattimento Apache della Nato, probabilmente britannico: è quanto afferma l'emittente britannica Sky News, che cita una guardia del corpo di Khamis. L'attacco - scrive il reporter Stuart Ramsey, citando la sedicente guardia del corpo - è avvenuto 60 km a sud di Tripoli. La 4x4 Toyota Land Cruiser blindata su cui viaggiava, dice Sky, è stata centrata da un razzo sparato dall'Apache. La guardia del corPo dice che Khamis è morto sul colpo e che l'esplosione è stata così potente da incendiare alberi vicino alla strada.CARITAS LIBIA: MANCANO CIBO E ACQUA"In questo momento a Deraa c'è molto silenzio, e non ci sono più spari però ancora non possiamo uscire dal nostro convento o dalle nostre case perchè ancora c'è un alto numero di uomini armati per le strade di Tripoli, ci sono molti check point. Per noi stranieri è ancora molto difficile girare per strada. Ma qui nel convento siamo abbastanza sicuri". Lo ha detto a Tv2000 don Alan Arcebuche, direttore di Caritas Libia. "Per conto della Caritas - ha aggiunto - stiamo organizzando il rimpatrio di qualche altro profugo. I bisogni primari della gente qui sono cibo e acqua, c'è una mancanzadi riserva di acqua e di cibo in tutta la città. È difficile per gli stranieri, in particolare quelliprovenienti da altri paesi africani". "Le provviste di cibo - ha concluso - arrivano solo pervia aerea. Per questo stiamo battendo ogni nuova possibilità per fornire viveri alle nostre sorelle e fratelli africani".OFFENSIVA DEGLI INSORTI SU SIRTELe forze dei ribelli stanno convergendo verso la città natale di Muammar Gheddafi, Sirte, nella speranza di dare il colpo di grazia al regime del Rais ma senza certezze sull'eventuale presenza di Gheddafi in città. Non si sa ancora dove si trovi il fuggitivo Gheddafi ed è possibile che il Rais sia ancora a Tripoli dopo la caduta del suo governo.Gli aerei della Nato hanno bombardato ieri Sirte, sulla costa mediterranea, per il terzo giorno consecutivo, come ha riferito un portavoce dell'Alleanza da Bruxelles. "Stiamo prestando grande attenzione a quello che succede a Sirte perché sappiamo che lì ci sono residui del regime", ha detto il portavoce. Sul campo di battaglia, le forze ribelli si sono avvicinate alla città natale di Gheddafi e hanno fatto sapere che la conquisteranno con la forza se non dovesse esserci una resa.Gheddafi è nato proprio vicino a Sirte, a 450 chilometri a est di Tripoli, nel 1942 e dopo il colpo di stato del 1969 ha trasformato la città da un villaggio di pescatori in un importante centro di potere di 100.000 persone. Il Rais gode ancora di appoggi in città e, anche se non dovesse essersi nascosto lì, la conquista della città natale di Gheddafi sarebbe comunque strategicamente e simbolicamente importante per i ribelli, per consolidare la loro vittoria.Sull'autostrada costiera a est di Tripoli, camion per il trasporto di carri armati hanno portato i T-55 di fabbricazione sovietica verso Sirte. I ribelli hanno detto che i carri armati sono stati prelevati da una base militare abbandonata a Zlitan. Il portavoce di Gheddafi, Moussa Ibrahim, ha detto che il Rais è ancora in Libia e vuole discutere della formazione di un governo di transizione con il Consiglio Nazionale Transitorio, ha riferito l'Associated Press.Ma i ribelli hanno chiarito che Gheddafi, il figlio Saif al-Islam e il capo dei servizi segreti dovrebbero essere processati in Libia, sebbene sui tre penda un mandato d'arresto della Corte Penale Internazionale per crimini contro l'umanità. Secondo il consiglio transitorio degli insorti, Gheddafi è ancora un serio pericolo per il mondo, con lui nessuna trattativa.Intanto è stata scoperta un'altra strage compiuta dai fedelissimi di Gheddafi in fuga: circa 170 prigionieri sono stati uccisi e i cadaveri bruciati in un edificio a circa 30 metri dalla base della 32/a brigata,  Nell'edificio dato alle fiamme la scena è raccapricciante: gli scheletri si contano a decine,mentre al'esterno altri cadaveri non dati alle fiamme hanno piedi e mani legati.
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