sabato 11 febbraio 2012
In un’intervista uscita oggi sul Figaro Magazine, in vista delle elezioni presidenziali che si terranno a fine aprile, Sarkozy ha ribadito due punti fermi del suo programma, che lo contrappongono frontalmente al candidato socialista François Hollande.
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Un no deciso all’eutanasia e ai matrimonio gay. I candidati elle elezioni presidenziali in Francia, che si terranno il 22 aprile (primo turno) e il 6 maggio (secondo turno), scaldano i motori. E Nicholas Sarkozy, in un’intervista uscita oggi sul Figaro Magazine, ribadisce due punti fermi del suo programma, che lo contrappongono frontalmente al candidato socialista François Hollande. “Nessun sistema può funzionare senza il rispetto delle istituzioni, delle regole e della famiglia” ha detto Sarkozy.  Mentre per quando riguarda l’eutanasia,  ha sottolineato come “questa rischierebbe di portarci verso derive pericolose e contrarie alla nostra concezione dell’essere umano”.Nel gennaio 2011 Sarkozy aveva già espresso nettamente la sua opposione a legalizzare la cosiddetta “dolce morte”, per usare il lugubre eufemismo, esprimendo la preoccupazione per le possibili “pressioni sui medici nel compiere atti letali contrari alla loro coscienza e alla loro deontologia”. Per il leader dell'Ump la Legge Leonetti, quella del 2005 sul fine-vita, è “equilibrata” e fissa un principio, “il rispetto della vita”.
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