lunedì 10 ottobre 2011
​Forze speciali britanniche e statunitensi hanno liberato l'equipaggio della nave italiana sequestrata ieri dai pirati al largo della Somalia. Siglato accordo per nuclei operativi di sicurezza sulle navi mercantili.
Un mare da ripulire di Fulvio Scaglione
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Un blitz è stato attuato da due unità della Marina militare degli Stati Uniti e del Regno Unito, che hanno operato sotto il comando dell'ammiraglio taliano Gualtiero Mattesi, in qualità di comandante della task force dell'operazione Nato Ocean Sgiel. L'operazione è stata concordata tra il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il suo collega inglese, Liam Fox. La decisione del blitz è stata presa dopo un colloquio tra i ministri La Russa e Fox. La nave britannica era non solo quella più vicina al mercantile Montecristo, ma anche la più adatta al blitz, visto che ha a bordo elicotteri e assetti di forze speciali. Nei pressi si trova anche una nave americana, sempre del dispositivo antipirateria della Nato, mentre la nave militare italiana più vicina è a circa un giorno di navigazione. I membri dell'equipaggio stanno bene: lo hanno fatto sapere loro stessi con una scritta su un lenzuolo e un messaggio in una bottiglia, che è stato recuperato da una delle unità che stanno monitorando la situazione. La Farnesina ha confermato che gli undici pirati che avevano sequestrato la Motonave italiana Montecristo si sono arresi e sono stati arrestati. "È dunque libero e salvo - si legge in una nota - l'equipaggio che, rifugiatosi ieri nella zona blindata della Motonave, è comunque riuscito, nonostante le drammatiche circostanze, a dirigere la nave nei pressi dell' International Traffic Recognized Corridor. La Farnesina ha espresso "il suo forte apprezzamento per l'efficace collaborazione fra tutti gli attori istituzionali che ha consentito lo svolgimento della brillante operazione odierna".

ACCORDO PER I NUCLEI ANTIPIRATERIADieci nuclei formati da 6 militari delle forze armate per la difesa dei nostri cargo che transitano nelle zone a più alto rischio di pirateria, come il golfo di Aden e quello della Somalia. È il senso di un accordo siglato oggi a Roma al ministero della Difesa dal ministro Ignazio La Russa e dal presidente della Confederazione italiana armatori (Confitarma), Paolo D'Amico. Presente alla sigla dell'accordo il Capo di Stato maggiore della Marina, Bruno Branciforte, e i vertici delle forze armate. L'accordo "che sarà operativo al più presto", ha assicurato il ministro La Russa, attua un decreto del 1* settembre 2011 del governo che individua le zone a rischio pirateria.

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