venerdì 28 ottobre 2016
La denuncia dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani. Circa 8.000 famiglie irachene sarebbero state sequestrate durante l'offensiva delle truppe irachene e curde.
«Scudi umani a Mosul: 47.300 civili ammassati dai miliziani»
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Circa 8.000 famiglie sarebbero state sequestrate dai miliziani del Daesh e condotte alla periferia di Mosul per essere usate come scudi umani durante l'offensiva delle truppe irachene e curde per la riconquista della città. Considerando che ciascuna famiglia è composta in media da sei membri, si parla di più di 47.300 civili sequestrati e trasportati forzatamente dagli jihadisti a Mosul.

Lo riferisce un portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani, Ravina Shamdasani, confermando inoltre che
nella sola giornata di mercoledì 26 ottobre sono state massacrate almeno 232 persone, 40 civili e 190 membri delle forze di sicurezza che si erano rifiutato di unirsi al gruppo jihadista a Hammam al-Alil, un villaggio a sud di Mosul.

Coloro che si rifiutano di obbedire agli ordini "vengono uccisi al momento", ha aggiunto il portavoce. Le famiglie sequestrate provengono da quattro aree fuori città, dove vivono complessivamente più di un milioni di civili. Non è possibile avere altre conferme della notizia.

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