venerdì 3 giugno 2022
La regina Elisabetta con la famiglia affacciata a Buckingham Palace, a Londra

La regina Elisabetta con la famiglia affacciata a Buckingham Palace, a Londra - Reuters

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Gloriosa, commossa, felice. Così la regina Elisabetta è apparsa ieri sul balcone di Buckingham Palace a riscuotere il tributo della nazione per il suo giubileo di platino. Appoggiata a un bastone, si è lasciata travolgere da un bagno di folla. Centinaia di migliaia di persone sono arrivate a Londra da ogni parte del Regno Unito per partecipare all’apertura della grande festa che per quattro giorni, fino a domenica, onorerà i 70 anni di regno della sovrana. Il più lungo della storia britannica. Una ricorrenza unica. Un’esplosione di orgoglio rosso, bianco e blu, come i colori della Union Jack, macchiata da una sommessa nota malinconica. La seconda era elisabettiana è al tramonto.

La consapevolezza che la monarca, 96 anni, sempre più curva e incerta nei movimenti, possa scomparire dalla scena pubblica è ciò che lascia un po’ di amaro il settantesimo anniversario della sua ascesa al trono. Gli storici sintetizzano: il giubileo d’argento (1977) celebrò lo slancio del regno nel futuro; quello d’oro (2002) servì a sfumare il dolore della morte della principessa Diana e l’imbarazzo delle polemiche che seguirono; quello di diamante (2012) confermò la fedeltà della Corona al suo popolo. La tappa successiva, associata a un metallo, il platino, prezioso più dell’oro evoca il passaggio all’onore della memoria. «L’evento che stiamo celebrando è storico, non potevamo mancare», confessa Theresa, 51 anni, di Cheltenham, mentre aspetta il passaggio della parata militare insieme ai suoi tre bambini. Ognuno con una corona di cartone in testa. «Ci siamo svegliati all’alba per arrivare in tempo – enfatizza – ma non ci è pesato. La regina è la regina. Modello di unità e integrità che merita il sacrificio di una levataccia». Come loro anche centinaia di migliaia di altre persone. Adulti, giovani e anziani a cantare insieme «God Save the Queen» e «Sweet Caroline». Tanti anche i bambini. Alcuni con una maschera da corgi sul volto, come i cagnolini di razza Pembroke Welsh tanto amati dalla regina, altri vestiti da guardia reale con tanto di casacca rossa e berrettone in pelliccia.

Il cuore della città compreso nel triangolo tra St. James Park, Buckingham Palace e Trafalgar Square è un tappeto tricolore: il bianco, il rosso e il blu sono il motivo non solo di camicie e berretti ma anche di occhiali da sole, ghirlande e make-up.
La sontuosa parata Trooping the Colour – 1.500 soldati, 400 musicisti e 250 cavalli – è stata presieduta dal principe Carlo, l’erede al trono, accompagnato dal figlio William, secondo in linea di successione, entrambi in sella in alta uniforme insieme alla principessa Anna, secondogenita di Elisabetta. Tra tamburi, trombe e cornamuse, alla marcia si sono aggiunte, in carrozza, rispettive consorti, Camilla e Kate, accompagnate dai tre figli dei duchi di Cambridge: George, Charlotte e Louis. I chiacchierati duchi di Sussex, Harry e Meghan, tornati per l’occasione dagli Stati Uniti, hanno assistito alla cerimonia da una finestra perché due anni fa hanno rinunciato a un ruolo ufficiale nella famiglia Windsor. Non c’erano infatti neppure sul balcone, insieme alla regina e agli altri membri attivi della «Ditta», quando, dopo gli 82 colpi di cannone sparati a Hyde Park, i reali si sono affacciati per assistere allo sfrecciare degli 70 aerei della pattuglia acrobatica della Raf.

Vistosa è stata l’assenza del principe Andrea, secondogenito di Sua Maestà, escluso dai riti perché, reduce dello scandalo a sfondo sessuale dello scorso inverno, è stato privato di titoli e onorificenze. Non sarà presente neppure alla cerimonia prevista, oggi, alla Cattedrale di St. Paul perché risultato positivo al Covid. Non è passata inosservata anche la presenza al fianco della sovrana del duca di Kent, Edorado, suo cugino più anziano, nel ruolo che in passato era sempre stato dell’inseparabile principe consorte Filippo, scomparso nel 2021.

All’«urrà» popolare per Elisabetta si sono aggiunti i messaggi di auguri pervenuti dai leader di tutto il mondo. Anche papa Francesco gli ha auspicato «pace e prosperità». La festa è appena cominciata. Sfilate, spettacoli e concerti sono in programma fino a domenica 5. «Che sia un’occasione per riflettere su quello abbiamo raggiunto in 70 anni – ha scritto la sovrana in un messaggio lanciato mercoledì sera dal castello di Windsor – e per guardare al futuro con speranza ed entusiasmo». Lei, per adesso, ne è ancora la protagonista.

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