giovedì 24 ottobre 2013
​La risposta europea deve essere guidata dal principio di «solidarietà» e di un'«equa ripartizione delle responsabilità». È quanto si legge nell'ultima versione della bozza di conclusioni.
 Bagnasco: dovere di accoglienza e soccorso in mare
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​Dare al problema dell'immigrazione una risposta europea guidata dal principio di "solidarietà" e di un'"equa ripartizione delle responsabilità". È quanto si legge nell'ultima versione della bozza di conclusioni del vertice Ue che, a quanto si è appreso, accoglie sostanzialmente le richieste dell'Italia.L'iniziativa italiana è stata sostenuta anche da Spagna, Francia, Malta, Grecia, Cipro e Bulgaria. Nell'ultima versione della bozza che sarà sul tavolodei leader questo pomeriggio si specifica anche che la task force appositamente costituita dovrà identificare azioni concrete per combattere il fenomeno dell'immigrazione ed evitare nuove tragedie presentando un rapporto al Consiglio Interni Ue del 5 dicembre prossimo. Inoltre, si invita ad aumentare la cooperazione con i Paesi terzi anche attraverso adeguate forme di sviluppo e di collaborazione nella gestione dei flussi.      Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio Enrico Letta, parlando alle Camere, aveva sottolineato l'esigenza che l'Europa senta "questa emergenza come la propria emergenza, come un problema europeo: il dramma di Lampedusa e delle coste mediterranee è una questione europea e l'Europa deve fare assolutamente di più nello spirito di responsabilità comune e di solidarietà". Una premessa necessaria, aveva sottolineato Letta,per arrivare poi ad azioni concrete.Intanto ieri il Parlamento Ue aveva approvato una risoluzione bipartisan sui flussi di migranti nel Mediterraneo dopo la tragedia di Lampedusa in cui si chiede tra l'altro di "modificare o rivedere eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare", un implicito riferimento alla legge Bossi-Fini.Strasburgo ha riconosciuto "enormi sforzi profusi" dagli abitanti di Lampedusa, "come pure da Ong quali Caritas e Croce rossa" per "l'accoglienza iniziale di tutti gli immigrati e le relative operazioni di soccorso". La menzione a chi, tra pescatori, operatori e cittadini, si è distinto nell'accoglienza dei migranti appare all'inizio della risoluzione comune sui flussi migratori nel Mediterraneo approvata a larghissima maggioranza, per alzata di mano, dal Parlamento Ue. Gli eurodeputati hanno anche espresso "profondo dolore e rammarico per la perdita di vite umane" e sottolineato che "gli eventi di Lampedusa debbano rappresentare un punto di svolta per la Ue", spingendola ad "adottare un approccio coordinato basato sulla solidarietà". Strasburgo ha invitato inoltre "a fornire assistenza umanitaria ai sopravvissuti" ai naufragi di ottobre e chiede a Ue e Stati membri di impegnarsi "garantire i diritti fondamentali universali dei migranti, in particolare dei minori non accompagnati".
 
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