mercoledì 11 maggio 2016
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PANAMA Il Consorzio internazionale per il giornalismo investigativo Icij ha deciso di togliere il velo sui cosiddetti Panama Papers, i documenti prelevati dalla Mossack Fonseca, uno dei principali studi legali panamensi specializzato nei conti offshore. Il consorzio dei giornalisti ha infatti pubblicato sul suo sito un database attraverso il quale è possibile consultare i nomi delle oltre 214mila società offshore e i circa 360mila nomi a cui sono riconducibili. Un vero e proprio motore di ricerca online sui dati che, spiega il consorzio, fanno parte dell’indagine, costituendo la più ampia diffusione di informazioni sulle compagnie offshore e sulle persone che vi stanno dietro, compresi i nomi, se disponibili, dei veri proprietari di questa strutture opache. Il database offre anche informazioni su oltre 100mila società offshore che il consorzio giornalistico aveva già scoperto in una sua indagine del 2013. Ma i nuovi dati non sono che una parte dei Panama Papers, una miniera di oltre 11,5 milioni di documenti usciti dallo studio legale di Panama Mossack Fonseca, uno dei maggiori creatori di compagnie, trust e fondazioni difficili da identificare. L’Icij non ha pubblicato tuttavia la totalità dei dati e non ha rivelato documenti grezzi o informazioni personali di massa: il database contiene una grande quantità di informazioni sui proprietari delle compagnie, sui loro delegati e intermediari ma non rende noti conti bancari, carteggi mail e transazioni finanziarie contenute nei documenti relative alle 214mila società offshore create in 21 giurisdizioni. Saranno cioè visibili solo informazioni su società, ammini-stratori e beneficiari, mentre non saranno accessibili i documenti interni dello studio legale, i conti bancari e le centinaia di migliaia di email da cui si ricavano indicazioni importanti per ricostruire le architetture societarie offshore. Tra i 360 mila nomi ci sarebbero anche 280 italiani. Una lunga lista tra cui figurerebbero nomi della finanza, della moda, del cinema, dello spettacolo, dello sport, manager, avvocati, immobiliaristi e imprenditori. I Panama Papers coprono un periodo compreso tra gli anni Settanta e il 2016, e sono composti da una cartella per ogni società di comodo, che contiene e-mail, contatti e documenti digitalizzati. Nel fascicolo sono contenute milioni di e-mail, file in formato database, pdf e immagini. ( P.M.Al.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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