venerdì 18 gennaio 2013
​La Corte suprema esclude il Kerala dal processo. Latorre e Girone già trasferiti a N​​uova Delhi. Il nostro governo è "fiducioso" che l'India riconoscerà "l'esclusiva giurisdizione"​ italiana. Anche l'Ue accoglie "con favore" la decisione indiana.​
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Si apre un importante spiraglio per i due marò sotto accusa in India per l'uccisione di due pescatori cattolici del Kerala scambiati per pirati. Dopo più di quattro mesi di attesa, la Corte suprema indiana ha disposto che la giurisdizione sul loro caso non spetta allo Stato del Kerala e ha ordinato che vengano giudicati da un tribunale speciale che verrà istituito a New Delhi. Per questo Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno già potuto lasciare Kochi, dove erano in libertà vigilata, alla volta della capitale indiana in cui risiederanno a piede libero con la sola limitazione di non poter lasciare il Paese. I giudici della Corte suprema Altamas Kabir e J.Chelameswar hanno stabilito "l'incompetenza" del Kerala che "non aveva giurisdizione" sul caso perchè "il fatto non era avvenuto nelle acque territoriali indiane". La Corte suprema ha negato d'altra parte che i due militari a bordo della Enrica Lexie godessero dell'immunità sovrana, come sosteneva l'Italia, e la giurisdizione è stata attribuita allo Stato indiano che la eserciterà attraverso un tribunale speciale costituito in coordinamento dal governo e dalla stessa Corte Suprema.
Successivamente è stata firmata l'ordinanza per il trasferimento dei due fucilieri di Marina a New Delhi e i marò si sono potuti imbarcare su un volo dell'Air India per la capitale. Il fatto di lasciare il Kerala, lo Stato di provenienza dei due pescatori uccisi e in cui si facevano sentire le pressioni del mondo politico e dell'opinione pubblica locali, è stato accolto con favore dagli avvocati dei marò. Palazzo Chigi in una nota ha osservato che la decisione della Corte suprema "incoraggia l'ulteriore impegno" del governo per riportare i due marò in Italia. Il governo italiano si è detto "fiducioso" che l'India riconoscerà "l'esclusiva giurisdizione" dello 'Stato di Bandierà sulle navi operanti in acque internazionali. "Per il governo italiano", ha sottolineato la nota, "l'obiettivo resta il rientro in Italia dei nostri due militari".
"Vogliamo interpretare come positiva la decisione della Corte suprema indiana che ha tolto la giurisdizione al Kerala e concesso la libertà provvisoria ai nostri Marò che ora passano sotto tutela della nostra ambasciata a Nuova Dehli". Lo ha detto Margherita Boniver, deputato del Pdl e presidente del Comitato Schengen. "Non si è ancora raggiunto l'obiettivo desiderato, cioè il riconoscimento della giurisdizione dello stato di bandiera sulla Enrica Lexie tuttavia - conclude - è un ulteriore positivo segnale dopo la concessione della licenza natalizia che la magistratura indiana riconosce alle buone ragioni dell'Italia". ​
L'Unione europea "accoglie con favore la decisione della Corte Suprema indiana e resta impegnata al fianco dell'Italia auspicando che il complesso caso legale possa concludersi in fretta": lo ha detto all'Ansa un portavoce dell'alto rappresentante della politica estera Catherine Ashton.
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