venerdì 18 marzo 2011
Il Giappone ha alzato il livello della gravità dell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima. A una settimana dal sisma, gli ingegneri giapponesi ipotizzano di seppellire la centrale nucleare danneggiata sotto il cemento armato, come successe a Chernobyl, ma per ora continuano i tentativi di raffreddare le barre. Arriva in Giappone il capo dell'Agenzia atomica dell'Onu, che ha lamentato la scarsità di informazioni dal Paese. L'ambasciata d'Italia organizza il rimpatrio dei connazionali.
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Il Giappone ha alzato il livello della gravità dell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, riferisce oggi il sito web dell'agenzia Onu per il nucleare. Il livello dell'incidente è stato stimato a livello 5 - dal precedente livello 4 - sulla scala 1-7 Ines dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Anche l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese oggi ha alzato a livello 5 - da livello 4 - l'incidente per quanto riguarda i reattori 1, 2 e 3. Questo suggerisce che l'incidente nucleare in Giappone sia grave quanto quello di Three Mile Island verificatosi nel 1979 negli Stati Uniti. L'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese dice che l'incidente al reattore 4 è invece a livello 3.Gli ingegneri giapponesi oggi ammettono che seppellire la centrale nucleare danneggiata di Fukushima Daiichi sotto il cemento potrebbe essere il solo modo per prevenire una catastrofica fuoriuscita di radiazioni. I responsabili sperano ancora di riuscire a ripristinare l'elettricità in almeno due dei reattori per riavviare il sistema di raffreddamento delle barre. Intanto si continua a versare acqua sul reattore numero 3, uno di quelli in condizioni più critiche tra i sei dell'impianto.È la prima volta che il gestore della centrale ammette che la creazione di un sarcofago di cemento - come a Chernobyl nel 1986 - sia un'opzione. Segno che i tentativi di raffreddare i reattori non stanno avendo successo. "Non è impossibile chiudere i reattori nel cemento. Ma la nostra priorità ora è cercare di raffreddarli prima", ha detto in conferenza stampa un funzionario della società che gestisce la centrale, Tokyo Electric Power. A una settimana dal sisma di magnitudo 9 e dal successivo tsunami di 10 metri che hanno causato migliaia di morti, la crisi nucleare in Giappone sembra dunque ancora lontana da una conclusione.Milioni di persone a Tokyo restano in casa, per il timore di una fuoriuscita di materiale radioattivo dalla centrale, 240 chilometri a nord della capitale, anche se i venti sembrano portare la radioattività verso il Pacifico. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, le radiazioni non rappresentano un rischio immediato per la salute.Il disastro nucleare in Giappone ha innescato un allarme globale e la revisione delle misure di sicurezza nelle centrali sparse nel mondo. Il G7, per tranquillizzare i mercati finanziari dopo una tumultuosa settimana, ha concordato un intervento per contenere lo yen. Yukiya Amano, numero uno dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), oggi è arrivato in Giappone con una squadra di esperti dopo aver lamentato la scarsità di informazioni dal Paese.Graham Andrew, il suo principale assistente, ha definito la situazione nella centrale "ragionevolmente stabile", anche se il governo dice che fumo bianco o vapore si leva da tre reattori e che gli elicotteri impiegati per versare acqua sull'impianto sono stati esposti a ridotti quantitativi di radiazioni."La situazione resta molto seria, ma non ci sono stati significativi peggioramenti da ieri", ha spiegato Andrew.L'agenzia nucleare dice che il livello di radiazioni nell'impianto è di 20 millisievert per ora. Il limite per i lavoratori è di 100 per ora. Nel caso venisse ripristinata l'energia elettrica nella centrale, non si sa comunque se le pompe di raffreddamento sarebbero in grado di funzionare. Un funzionario della Tepco ha detto che l'elettricità dovrebbe tornare entro domenica nei reattori 3 e 4, quelli con la situazione più critica.I soccorritori impegnati negli aiuti hanno osservato oggi alle 14.46 locali (le 06.46 in Italia) un minuto di silenzio in memoria della vittime del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il nordest del Giappone esattamente una settimana fa. La televisione di Stato Nhk ha mostrato le immagini deisopravvissuti, in piedi con la testa abbassata nei centri di evacuazione. Il bilancio ufficiale è di oltre 6.000 morti e di oltre 10.000 dispersi. L'ambasciata d'Italia in Giappone "rimane esattamente dove è". Lo ha detto da Tokyo l'ambasciatore Vincenzo Petrone, mentre alcune sedi diplomatiche vengono spostate a Osaka. "Stiamo rafforzando la nostra cellula operativa a Osaka perchè tutti i voli Alitalia partiranno da Osaka, ma la cellula operativa dell'ambasciata qui Tokyo, incluso me stesso, rimane qui". L'ambasciatore ha quindi riferito che stanotte rientreranno in Italia 140 connazionali che usufruiranno di biglietti aerei gratuiti.
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