mercoledì 21 gennaio 2009
Gli ultimi soldati hanno lasciato la Striscia. Sono posizionati nella zona limitrofa, «pronti a ogni evenienza». Ieri la visita del segretario dell'Onu: «Situazione straziante».
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L'esercito israeliano ha completato il ritiro dalla Striscia di Gaza. Lo ha detto un portavoce militare. «Stamattina gli ultimi soldati delle Forze di difesa israeliane hanno lasciato la striscia di Gaza e sono state schierate fuori dalla Striscia stessa, pronte per ogni evenienza», ha affermato il portavoce.L'operazione "Piombo fuso" a Gaza, iniziata il 27 dicembre scorso, si era conclusa domenica con la tregua unilaterale dichiarata da Israele cui poi era seguito l'annuncio di cessate il fuoco di alcuni gruppi armati palestinesi, fra i quali Hamas. E da domenica Tsahal (l'esercito israeliano) aveva iniziato un graduale ritiro. Pesantissimo il bilancio dell'offensiva: oltre 1.400 palestinesi uccisi e più di 5.500 feriti.Ieri la visita di Ban Ki-Moon. «La situazione a Gaza è straziante, spezza il cuore». Il segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon ieri ha voluto visitare personalmente l’enclave palestinese sottoposta a 22 giorni ininterrotti di bombardamenti israeliani. La sua, è stata la prima visita nella Striscia di un leader internazionale dall’inizio dell’offensiva, il 27 dicembre. E quel che ha visto, quel che ha raccontato, è la storia di un massacro che ha finito per colpire soprattutto la popolazione. Ban è entrato nella Striscia alle 11.30 di mattina con un convoglio che ha attraversato il valico di Erez, al confine con Israele. La sua è stata una missione che nei circoli di governo israeliani non è, a quanto pare, piaciuta, più che altro perché è avvenuta mentre Gaza è ancora sotto il governo di Hamas, nei cui confronti è in atto un isolamento internazionale. Ban non ha comunque avuto colloqui con la leadership di Hamas.Il segretario generale si è detto «inorridito» dalla distruzione e ha esortato il popolo palestinese «all’unità per la ricostruzione e la riapertura delle frontiere». Ha quindi affermato che è necessaria «un’inchiesta approfondita» e «una spiegazione completa» sugli episodi più gravi, affinché «non si ripetano mai più». Il segretario dell’Onu ha voluto visitare in particolare una scuola dell’Unrwa, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, che durante i raid era stata colpita dagli israeliani, che avevano provocato una strage.Nel pomeriggio, Ban si è recato in visita a Sderot, la cittadina israeliana sul confine con Gaza che viene bersagliata dai Qassam palestinesi. Lì, ha duramente condannato i lanci definendoli «spaventosi e intollerabili» e in violazione delle leggi umanitarie fondamentali. Proprio mentre era in corso la visita del capo delle Nazioni Unite, a Gaza City decine di migliaia di sostenitori di Hamas si sono riuniti nella piazza davanti al Parlamento distrutto dai raid per celebrare «la vittoria della resistenza contro le forze israeliane di occupazione». Sempre ieri, vi sono stati però anche alcuni incidenti.
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