sabato 26 marzo 2011
Secondo i calcoli dell'Istituto centrale austriaco di Meteorologia e geodinamica (Zamg), riportati dal settimanale britannico New Scientist, il livello di iodio 131 rilasciato a Fukushima 1 è pari al 73% di quello liberato nell'incidente di Chernobyl del 1986 e il rilascio di cesio 137 è pari a circa il 60% rispetto ai livelli di questa stessa sostanza rilevati a Chernobyl. Le misure, acquisite per mezzo di una rete internazionale di rilevatori destinati a individuare test clandestini di bombe nucleari, sono «da valutare con molta attenzione», ha rilevato l'esperto dell'Enea Eugenio Santoro.
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Sono contrastanti le prime stime della radioattività liberata nell'area di Fukushima subito dopol'incidente nella centrale nucleare. Secondo i calcoli dell'Istituto centrale austriaco di Meteorologia e geodinamica (Zamg), riportati dal settimanale britannico New Scientist, il livello di iodio 131 rilasciato a Fukushima 1 è pari al 73% di quello liberato nell'incidente di Chernobyl del 1986 e il rilascio di cesio 137 è pari a circa il 60% rispetto ai livelli di questa stessa sostanza rilevati a Chernobyl. Le misure, acquisite per mezzo di una rete internazionale di rilevatori destinati a individuare test clandestini di bombe nucleari, sono "da valutare con molta attenzione", ha rilevato l'esperto dell'Enea Eugenio Santoro.Si tratta infatti di dati più elevati rispetto a quelli ufficiali, riportati dall'Agenzia Internazionale per l'EnergiaAtomica (Aiea). Gli stessi ricercatori austriaci riconoscono, comunque, che a Chernobyl erano state rilasciate grandi quantità di molti materiali radioattivi, mentre a Fukushima sono stati rilasciatisolo elementi volatili come iodio e cesio.
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