lunedì 21 ottobre 2013
​Nuovi particolari emergono sul caso di Leonarda e la sua famiglia, espulse dalla Francia in Kosovo e residenti attualmente a Mitrovica, aggredite a botte e schiaffi mentre passeggiavano in strada. Secondo la polizia l'aggressione sarebbe dovuta a una disputa fra famiglie, ma il padre insiste: qui siamo in pericolo.
COMMENTA E CONDIVIDI
Nuovi particolari emergono sul caso di Leonarda e la sua famiglia, espulse in Kosovo e residenti attualmente a Mitrovica, aggredite a botte e schiaffi mentre passeggiavano in strada. Secondo la polizia l'aggressione sarebbe dovuta a una disputa fra famiglie. Un mistero in più nella vicenda che è diventata un affare di stato in Francia, con il presidente Francois Hollande nuovamente sotto tiro con l'accusa di essere un inguaribile indeciso.Il presidente, dopo la discutibile sortita di sabato in tv in cui ha offerto alla ragazzina espulsa di tornare senza famiglia in Francia, ha lasciato spazio ieri al suo ministro dell'Interno Manuel Valls. Il quale, molto più di lui, ha il vento in poppa nei sondaggi e quanto a decisionismo ne ha forse anche troppo, stando ai suoi critici. L'episodio nuovo di ieri sarebbe avvenuto in pieno centro di Mitrovica, dove la famiglia Dibrani era uscita a passeggio: "Erano sei o sette giovani, ci hanno colto all'improvviso, prendendoci a schiaffi e a botte - ha raccontato il padre, Resat Dibrani, raggiunto al telefono dall'Ansa - i bambini erano terrorizzati, io e mia moglie siano stati curati al pronto soccorso e adesso siamo al commissariato per presentare una denuncia. Abbiamo paura, non ci sentiamo al sicuro a casa a Mitrovica". Fonti della polizia kosovara avrebbero dichiarato che effettivamente a Mitrovica la famiglia espulsa dalla Francia "non è al sicuro".Ma in serata sempre fonti della polizia kosovara hanno reso noto che all'origine dell'aggressione vi sarebbe una disputa fra famiglie. "L'incidente si è prodotto fra due famiglie, i Dibrani e i Bislimi. Si è scoperto che il signor Bislimi era il marito di Xhemaili Dibrani (madre di Leonarda) 25 anni fa e si suppone che questa sia la causa - ha detto il capitano Ahmet Gjosha -. Prendiamo la cosa molto seriamente". La richiesta di asilo della famiglia Dibrani in Francia - ha detto Valls intervistato da Le Journal du Dimanche - "era stata respinta per sette volte e conteneva documenti falsi". Fautore di una politica di grande fermezza e per questo contestato da parte della sinistra, Valls resta di gran lunga il personaggio più popolare di questo governo. Anche per questo, ha provato ad aiutare Hollande salutandone il "gesto di generosità" che lo ha portato ad offrire però il rientro alla sola ragazzina, staccandola dalla famiglia. Un atteggiamento che oggi una parte degli ecologisti, al governo con i socialisti, sono arrivati a definire "disumano e incomprensibile". Valls ha ripetuto chiaramente la sua politica: "La Francia resta una terra di immigrazione, è la sua storia. Ma perché questa immigrazione resti un'opportunità, dobbiamo controllare i flussi migratori. Gli stranieri, anche in famiglia, anche con bambini che vanno a scuola, dal momento che non hanno più diritto al soggiorno, devono lasciare il territorio". Parole che hanno comunque il merito di essere chiare, e un sondaggio BVA ha mostrato che tre francesi su quattro approvano il comportamento di Valls nel caso-Leonarda.Al contrario, Hollande è per l'ennesima volta accusato di indecisione ("caricaturale", ha sottolineato l'ex premier UMP Francois Fillon) e di posizioni non chiare. Contro le sue parole di ieri si è sollevato un polverone. Liberation, il quotidiano più a gauche, scrive oggi che presentando la sua decisione come un gesto umanitario, il presidente ha scelto "lo scenario più improbabile". Leonarda è stata espulsa con la sua famiglia il 9 ottobre, dopo essere stata prelevata dalla polizia mentre era sul pullman della scuola per una gita. Un'inchiesta ordinata da Valls ha chiarito che l'espulsione dei Dibrani è ineccepibile e "conforme" alle regole, ma che le forze dell'ordine non hanno usato "discernimento" nell'operazione. Hollande e Valls hanno annunciato ieri che d'ora in poi la "protezione" contro ogni provvedimento di espulsione per chi si trova a scuola viene allargata al doposcuola e a tutti gli ambiti connessi, come i mezzi di trasporto scolastici.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: