giovedì 9 febbraio 2017
L'Alta Corte ha deciso di annullare la decisione del governo di Nairobi che voleva svuotare la struttura di Dadaab che ospita 256mila rifugiati. L'azione sarebbe «persecutoria»
Il campo di Dadaab, al confine con la somalia, ospira attualmente 256mila profughi (Ansa/Ap)

Il campo di Dadaab, al confine con la somalia, ospira attualmente 256mila profughi (Ansa/Ap)

COMMENTA E CONDIVIDI

L'Alta Corte del Kenya ha deciso di dichiarare «nulla» la decisione del governo di chiudere il campo
profughi di Dadaab, il più grande del mondo, rimandando a casa i rifugiati somali che vi sono ospitati.
La decisione del governo, «che prende di mira specificamente i rifugiati somali, è un atto di persecuzione illegale e persecutorio, quindi incostituzionale» ha dichiarato il giudice John Mativo.

La decisione del governo, ha concluso, è quindi dichiarata «nulla». Ora il governo potrà presentare appello.
Il campo di Dadaab ospita circa 256.000 persone, in gran parte somali che hanno lasciato il Paese confinante il Kenya dopo l'inizio della guerra civile nel 1991. Il governo di Nairobi aveva deciso di chiudere il campo a fine novembre e poi aveva rinviato la chiusura al maggio 2017 su richiesta dell'Acnur, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: