venerdì 31 luglio 2020
Quattro milioni di inglesi non potranno più incontrarsi al chiuso a partire da mezzanotte. Anche in Francia i prefetti potranno imporre l'uso della mascherina nei luoghi pubblici all'aperto
Volontario misura la temperatura di un fedele musulmano durante la festa di "Eid al-Adha"

Volontario misura la temperatura di un fedele musulmano durante la festa di "Eid al-Adha" - Ansa

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Mentre il conto dei contagi da coronavirus supera, in tutto il mondo, la cifra di 17 milioni e il triste computo dei morti quella di quasi 700.000 decessi, in diversi Paesi europei si riprendono misure stile lockdown. Un punto di domanda resta su una possibile seconda ondata.

GRAN BRETAGNA

In Gran Bretagna, il Paese europeo più colpito dal Covid-19, con almeno 65.000 decessi, il governo di Boris Johnson ha reintrodotto restrizioni alla vita sociale nel nord dell'Inghilterra che riguarderanno oltre 4 milioni di persone. Da mezzanotte non ci si potrà più incontrare al chiuso nell'est del Lancashire, in parti del West Yorkshire e nella Greater Manchester, la seconda area metropolitana più grande dell'Inghilterra. Secondo il ministro della sanità Matt Hancock, la causa della ripresa dei contagi, che ha fatto parlare il premier Boris Johnson di una "seconda ondata", è l'abbandono delle regole di igiene e distanziamento sociale da parte dei cittadini che hanno cominciato ad affollare le spiagge, organizzare feste all'aperto e intasare l'ingresso dei monumenti più visitati. Secondo gli esperti una seconda ondata, che potrebbe verificarsi già a partire dalla fine di settembre, quando le temperature sono di almeno dieci gradi più rigide che nel sud Europa, porterebbe al collasso il già provato sistema sanitario nazionale.

Di fronte all'aumento dei contagi il Regno Unito ha anche deciso di congelare le nuove riaperture previste per il primo agosto. Verranno prorogati di quindici giorni i divieti per gli spettacoli nei luoghi chiusi, gli eventi sportivi con pubblico e i matrimoni con più di 30 persone. Dal prossimo otto agosto sarà obbligatorio portare le mascherine nei luoghi pubblici chiusi tra i quali musei, gallerie, cinema e luoghi di culto.


SPAGNA

Il Paese iberico è quello, tra gli altri europei, dove la situazione coronavirus è più preoccupante con oltre mille nuovi casi per il secondo giorno consecutivo. Con 1229 positivi si tratta del maggiore aumento dal 21 giugno. Torna l'obbligo della mascherina a Madrid e lo stop alla movida all'1,30.

GERMANIA

Anche in Germania c'è stato un balzo dei casi che hanno raggiunto la cifra di 902 in 24 ore, un record da maggio. Il "Robert Koch Institut" ha inserito le tre regioni spagnole della Catalogna, dell'Aragona e della Navarra nella lista delle zone a rischio Covid. La Spagna è, infatti, una delle mete più amate dai turisti tedeschi. In Germania cresce sempre di più la paura dei "contagi di ritorno" relativi ai turisti di rientro dalle ferie estive. L'avvertimento arriva dopo quello della Francia che, nei giorni scorsi, aveva raccomandato di evitare la Catalogna e quello del Regno Unito che, domenica, ha reintrodotto una quarantena di due settimane per chi ritorna dalla Spagna.

FRANCIA

In Francia cresce il numero dei pazienti in terapia intensiva. Dinanzi alla recrudescenza del coronavirus, il ministro francese della Salute, Olvier Véran, ha autorizzato i prefetti ad imporre localmente l'uso obbligatorio della mascherina nei luoghi pubblici all'aperto. Questa decisione potrà essere presa localmente, in funzione dell'evoluzione dell'epidemia in ogni territorio.

STATI UNITI

Gli Usa registrano quasi 1379 decessi per il Covid nelle ultime 24 ore secondo la John Hopkins University. E' il terzo giorno consecutivo che il numero dei morti nel Paese supera la soglia dei 1200 e oltre 72.000 contagi per coronavirus sono stati registrati in un giorno solo.

Drammatico il conto dei contagi e dei morti da Covid-19 negli Stati Uniti con le morti che sono aumentate, nel mese di luglio, di quasi 25000 casi superando la cifra di 152.000 e il conto dei decessi che è raddoppiato in diciotto stati. I nuovi contagi, sempre nel solo mese di luglio, sono stati un milione e ottocentomila su un totale di 4,5 milioni di infezioni, un aumento del 66%.

Morto anche l'ex candidato presidenziale repubblicano Cain, a 74 anni. Sono, fino ad oggi, quasi 4,5 milioni gli americani che si sono ammalati, con circa 1,4 milioni di guariti. Mentre le vittime dell'epidemia sono oltre 151000.

"Negli Usa abbiamo riaperto troppo presto", ha dichiarato oggi Anthony Fauci, l'esperto di coronavirus, direttore dell'Istituto Nazionale delle Allergie e Malattie infettive, ha risposto in Congresso a chi gli chiedeva il motivo del boom senza fine dei contagi negli Stati Uniti. Rispondendo alla domanda sul perché l'Europa sia stata in grado di contenere meglio i contagi rispetto agli Stati Uniti l'esperto ha spiegato che il lockdown, in Europa, è stato esteso al 95% mentre negli Usa ha coinvolto solo il 50% della totalità del Paese. Fauci ha poi ribadito di essere "cautamente" ottimista sulla possibilità di avere un vaccino efficace tra il tardo autunno e l'inizio dell'inverno.

MESSICO

Il Messico, intanto, supera il Regno Unito e diventa il terzo paese con più decessi al mondo per Covid-19, con oltre 46.000 morti, dietro Usa e Brasile.

VIETNAM

Il Vietnam registra la sua prima morte tra un aumento record dei casi.

AUSTRALIA

Melbourne, capitale dello stato di Victoria, quello australiano più colpito dal virus, potrebbe vedere nuove restrizioni introdotte mentre i casi continuano a salire. Esiste la preoccupazione che il lockdown, reintrodotto agli inizi di luglio, quando a cinque milioni di abitanti è stato chiesto di rimanere a casa per sei settimane, non stia avendo gli effetti desiderati.

AFRICA

"Nessuno è al sicuro finché tutti non saranno al sicuro", ha dichiarato Matshidiso Moeti, la direttrice regionale per l'Africa dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), rivolgendo così un appello alle autorità dei 54 Paesi del continente affinché siano molto cauti nel sospendere le misure per contrastare la pandemia di Covid-19. Secondo Moeti, "l'Africa sta attraversando un momento cruciale dell'epidemia, dal momento che si sta avvicinando al milione di casi". Nel continente infatti, secondo gli esperti, i contagi sono circa 900.000. Vari Paesi hanno sospeso le restrizioni alla libertà di
movimento e alle attività economiche, mentre altri sono stati costretti a riadottarle. Come il Botzwana, che oggi ha proclamato la capitale Gaborone zona rossa per almeno le prossime due settimane.

Stando ai dati dell'"Africa Centres for Disease Control and Prevention", organizzazione che sostiene i sistemi di sanità pubblica dei vari paesi africani, il 75% dei contagi confermati si concentrerebbe in cinque Paesi, così come i decessi. Il Sud Africa sarebbe in testa con 7.497 morti, seguito da Egitto con 4.728 morti, Algeria con 1.186 morti, Nigeria con 873 morti e Sudan con 725 morti.

ARABIA SAUDITA

È cominciato ieri, in forma assai ristretta rispetto al passato, a causa dell’emergenza coronavirus, il pellegrinaggio alla Mecca, in Arabia Saudita, a cui partecipano poche migliaia di persone rispetto ai circa due milioni e mezzo di pellegrini degli anni scorsi. L’Arabia Saudita aveva annunciato di aver concesso permessi per condurre il pellegrinaggio solo a un migliaio di persone, sauditi e di altre nazionalità, già residenti nel regno del Golfo. Il pellegrinaggio alla Mecca è uno dei cinque pilastri dell’Islam e ogni fedele, con l’esclusione di eccezioni dovute all’età, a malattie e ad altre circostanze invalidanti, è tenuto a compierlo almeno una volta nella vita.

MALTA

Nuovo picco di contagi da coronavirus a Malta. Dopo mesi di relativa tranquillità, con la riapertura delle frontiere ed il via libera agli eventi di massa, le infezioni si sono moltiplicate a causa di focolai che si sono accesi prima per un party privato nel fine settimana scorso, poi per una festa patronale. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 10 nuove positività, che portano a 150 il numero dei casi attivi.

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