martedì 30 gennaio 2024
Le telecamere a circuito chiuso dell’ospedale hanno catturato l'azione: uccisi tre palestinesi
Un commando israeliano entra in un ospedale di Jenin. Le immagini
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Entrano, fucili d’assalto in mano. Uno è (tra)vestito da medico. Tra loro c’è una donna, ha con sé un ovetto (vuoto), quelli usati per portare neonati. Hanno barbe lunghe (posticce). Fanno inginocchiare un civile, coprendogli poi il volto con un giubbino. Siamo nell’Ospedale di Jenin, Cisgiordania. E quello entrato in azione sarebbe un Commando di israeliani travestiti da palestinesi. L’azione è stata catturata in un video dalle telecamere a circuito chiuso dell’ospedale, poi rimbalzato sui media, di cui è impossibile verificare l’autenticità. Nelle immagini si vede una dozzina di soldati sotto copertura, di cui tre in abiti femminili e due vestiti da personale medico, che camminano avanti e indietro lungo un corridoio dell'ospedale Ibn Sina di Jenin con fucili d'assalto. Il bilancio, alla fine dell’incursione, è di tre palestinesi uccisi. Secondo la polizia di frontiera israeliana “tre uomini armati palestinesi sono stati uccisi in un'operazione condotta dall'unità sotto copertura della forza”. L'esercito israeliano “ha identificato uno di loro come un membro di Hamas che, secondo quanto riferito, aveva pianificato un "attacco ispirato al massacro del 7 ottobre".

I parenti degli ostaggi bloccano i camion di aiuti a Gaza

Decine di parenti di ostaggi e militanti di destra hanno protestato anche oggi nei pressi del valico di frontiera di Kerem Shalom, dove Israele ispeziona gli aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza, bloccando l'ingresso dei camion per il settimo giorno consecutivo. “È illogico che i camion entrino direttamente nelle mani dei terroristi di Hamas", ha lamentato l'organizzazione di destra dei riservisti Tzav 9 in un comunicato. Loro e i parenti di alcuni ostaggi ritengono che Israele non dovrebbe permettere che gli aiuti umanitari "arrivino al nemico" mentre 136 ostaggi - anche se si stima che circa 28 siano morti - rimangono all'interno dell'enclave, morendo di fame. "Siamo in migliaia a chiedere di fermare le forniture ad Hamas. Nessun aiuto deve passare fino al ritorno dell'ultimo ostaggio", ha aggiunto.
Domenica scorsa, l'esercito israeliano ha dichiarato il valico di Kerem Shalom "zona militare chiusa" per impedire ai manifestanti di bloccare il movimento dei convogli di aiuti, com'era accaduto la scorsa settimana.

I corpi delle vittime di Gaza vengono seppelliti

I corpi delle vittime di Gaza vengono seppelliti - REUTERS

Hamas: il numero delle vittime salito a 26.751

I raid israeliani non si fermano. Decine di persone sono rimaste uccise o ferite nei bombardamenti delle forze israeliane contro zone nel centro e nel sud della Striscia di Gaza. Lo denuncia l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui ci sono stati "intensi raid" a Rafah, nel sud della Striscia, contro almeno un'abitazione nel quartiere di El Geneina e bombardamenti contro "un obiettivo" nel campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Nel mirino, stando alle stesse fonti, anche le zone di Batn al-Sameen e Al-Amal a Khan Yunis, sempre nel sud della Striscia.

L'agenzia segnala inoltre un raid contro una moschea nella zona di Khan Yunis e nei pressi dell'ospedale Nasser della città. Sarebbero inoltre almeno 20 le persone uccise in un bombardamento contro un'abitazione nel quartiere di Al-Sabra. Stando alla Wafa le vittime sarebbero civili, per lo più donne e bambini.

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 26.751 persone sono state uccise nel territorio palestinese durante la guerra con Israele. Un comunicato del ministero ha affermato che altre 65.636 persone sono state ferite dal 7 ottobre, quando è scoppiata la guerra.



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