giovedì 23 agosto 2012
​Scattata una serie di ritorsioni per la scelta di monsignor Taddeo Ma Daqin di uscire dall’Associazione patriottica.
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Non apriranno il prossimo settembre, com’era previsto, i seminari regionale e minore di Shanghai. E una religiosa, Agnese Liu Shujing, è stata “dimissionata” dall’incarico di superiora generale della congregazione di Nostra Signora della Presentazione. Lo riferisce l’agenzia “AsiaNews”, che presenta i due provvedimenti come una ritorsione dell’Associazione patriottica (Ap) dopo la scelta di monsignor Taddeo Ma Daqin, consacrato, con l’approvazione della Santa Sede, ausiliare di Shanghai lo scorso 7 luglio, di uscire dalla stessa Ap (che è un organo di controllo della Chiesa cattolica ufficiale) e contro coloro che «lo hanno aiutato». Durante la cerimonia di consacrazione Ma era sfuggito all’abbraccio e alla comunione con Zhan Silu, il vescovo illecito lì presente, e aveva dichiarato che «per dedicarsi in modo completo alla pastorale – scrive “AsiaNews” – , sarebbe uscito dall’Ap, un organismo che per Benedetto XVI ha fondamenti “inconciliabili con la dottrina cattolica”, perseguendo una politica di “indipendenza” dalla Santa Sede». Dopo l’ordinazione Ma è stato messo agli arresti domiciliari nel seminario regionale di Sheshan e gli viene proibito di indossare ogni insegna episcopale, mentre «è stata aperta un’indagine sul suo atteggiamento per aver violato le “regole” delle ordinazioni secondo il Partito». Ora il vescovo di Shanghai, monsignor Aloysius Jin Luxian, ha diramato una breve nota in cui avverte che «i seminari non apriranno agli inizi di settembre “fino a ulteriore comunicazione” e ciò è dovuto alla “situazione presente”». Quanto a suor Agnese, secondo l’agenzia “Ucan”, citata da “AsiaNews”, «non vi sono motivi ufficiali per le dimissioni», ma si sa che lei “non ha cooperato” con il governo nella preparazione dell’ordinazione del 7 luglio», ritardando la diffusione presso il suo Istituto del «messaggio dell’Ap, secondo cui le suore dovevano partecipare alla cerimonia, anche se vi era un vescovo illecito». Secondo fonti di “AsiaNews”, in realtà «suore e seminaristi, hanno partecipato alla cerimonia», ma con la funzione precisa di «evitare che vescovi illeciti riuscissero ad entrare nella chiesa e partecipassero alla cerimonia. Per questo hanno costituito una «barriera umana» contro i vescovi non in comunione col Papa, anche se Zhan Silu è poi riuscito a infiltrarsi».
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