giovedì 7 novembre 2013
​Secondo la titolare della Farnesina questo è già un buon segnale perché «da quelle parti le notizie più cattive si saprebbero». Rispetto al caso Quirico, «i fili che stiamo tirando con l'intelligence si rompono più facilmente e le informazioni sono spesso dei depistaggi».
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"Non abbiamo prova che sia stato ucciso, è una prova in negativo, da quelle parti le notizie più cattive si saprebbero". È quanto ha detto, intervistata in videoforum di Repubblica tv, il ministro degli Esteri, Emma Bonino, su padre Paolo dall'Oglio, rapito lo scorso luglio in Siria, ammettendo che è molto difficile avere informazioni a riguardo.Sottolineando che si tratta di una situazione diversa da quella del rapimento dell'inviato della Stampa Domenico Quirico - che dopo 5 mesi nelle mani dei sequestratori ha riabbracciato la famiglia -  il ministro ha detto che "i fili che stiamo tirando con l'intelligence si rompono più facilmente e anche le informazioni che ci arrivano spesso sono dei depistaggi e necessitano una contro-verifica molto puntuale e difficile".
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