giovedì 16 giugno 2011
Avrebbero mangiato hamburger congelati. Ma l'infezione non presenta alcun legame con l'epidemia di batterio-killer che ha già fatto 38 vittime (tutte, tranne una, in Germania).
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L'infezione da Escherichia Coli che ha costretto al ricovero sette bambini in Francia non presenta alcun legame con l'epidemia di batterio-killer che ha già fatto 38 vittime (tutte, tranne una, in Germania): gli esami fatti all'ospedale pediatrico di Lille hanno infatti rivelato che i batteri in questione non appartengono allo stesso ceppo che sta seminando il panico in Germania. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie francesi e lo ha confermato il portavoce del commissario Ue alla Salute, John Dalli. La Commissione Ue ha anche invitato alla cautela fino a che non sarà identificata la fonte della contaminazione che potrebbe essere, ha spiegato il portavoce, "il luogo di produzione, la catena di distribuzione o anche il luogo della distribuzione". I sei bambini vittime dell'intossicazione - un settimo è stato ricoverato qualche ora più tardi - sono stati colpiti da un raro tipo di di batterio E.coli dopo aver mangiato hamburger decongelati e sono stati ricoverati all'ospedale di Lille. Le loro condizioni sono "serie", ma "non preoccupanti e stabili", ha reso noto l'agenzia sanitaria regionale (ARS). I bimbi (il più piccolo dei quali ha 20 mesi) avevano tutti mangiato hamburger decongelati comprati nella catena alimentare Lidl: tre di loro hanno dovuto essere sottoposti a dialisi per attacchi di diarrea con contestuale versamento di sangue, mentre un settimo è rientrato a casa direttamente già mercoledì sera. L'azienda produttrice delle bistecche della marca 'Steak Country', la società Seb -con sede a Saint Dizier e che ha subito richiamato tutti i lotti sospetti- ha reso noto che la carne di manzo utilizzata per fabbricare il prodotto proveniva dalla Germania, dal Belgio o dall'Olanda; e che poi era stata importata in Francia per essere trasformata.Il prodotto surgelato 10 Steak Hachés 100% carne di bovino surgelata dell'azienda francese SEB con sede a Saint Dizier non è mai stato in vendita presso Lidl Italia". Lo afferma la stessa Lidl Italia srl, riferendosi allo stesso prodotto al centro del caso dei sette bambini di Lille ricoverati per infezione alimentare dopo aver consumato hamburger. "In Francia - dice il gruppo in una nota - le autorità competenti sospettano che il prodotto surgelato a base di carne tritata 'Steak Hache's' sia presumibilmente la causa delle infezioni da E.coli che ha colpito diverse persone nel nord della Francia. "Al momento - prosegue la Lidl Italia - non sussistono chiare indicazioni che dimostrino che il prodotto del produttore francese possa effettivamente causare un'infezione da E.coli"La societa' SEB, che in Francia produce gli hamburger sospettati di essere all'origine dell'infezione alimentare di sei bambini ricoverati a Lilla, ha annunciato che la carne sospetta proveniva da Belgio, Olanda e Germania, dove e' stata macellata prima di essere importata in Francia. Lo ha detto all'agenzia France presse Guy Lamorlette, amministratore delegato della Seb, interpellato dall'agenzia France presse. ''Tuttavia - ha aggiunto - nulla permette di stabilire un qualsiasi legame con l'epidemia che ha colpito la Germania'', ha detto ancora Lormette, che non e' in grado di precisare la regione tedesca da cui proviene la carne. Nel lotti sospetti c'e' ''carne della Germania, ma anche carne che proviene dal Belgio e dall'Olanda'', ha spiegato Guy Lamorlette, l'amministratore delegato della societa' SEB, che in Francia produce gli hamburger sospettati di essere all'origine dell'infezione alimentare di sei bambini ricoverati a Lilla. ''Ci sono diversi fornitori'', ha aggiunto Lamorlette, senza pero' precisare i nomi delle aziende. Lamorlette ha quindi sottolineato che ''per la carne, bisogna aspettare il risultato delle analisi per dire se e' contaminata''.
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