sabato 27 aprile 2019
Un uomo è stato arrestato. L'attentatore è entrato in azione poco dopo che erano iniziati i riti religiosi della festa
Un'immagine ripresa poco dopo l'attacco alla sinagoga a San Diego (Ansa)

Un'immagine ripresa poco dopo l'attacco alla sinagoga a San Diego (Ansa)

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C'è anche un morto, oltre a tre feriti, tra le persone colpite in una sparatoria avvenuta in una sinagoga in California, a Chabad of Poway nella contea di San Diego. Secondo quanto ha scritto su Twitter lo sceriffo di San Diego, Bill Gore, «un uomo è stato arrestato per essere interrogato» in relazione all’attacco, che il sindaco di Poway, in un’intervista ha definito «un crimine d’odio». L’intervento della polizia è avvenuto alle 11.30, quando in Italia erano le 20.30, poco dopo che erano iniziati i riti per la Pasqua ebraica. La liturgia, infatti, sarebbe iniziata alle 10 per gli adulti, alle 11 per i più piccoli. Secondo i media locali ci sarebbero due bambini tra i feriti.

La sparatoria avviene sei mesi dopo l’attacco più micidiale alla comunità ebraica nella storia degli Stati Uniti: lo scorso 27 ottobre, infatti, un uomo armato uccise 11 persone in una sinagoga di Pittsburgh, in Pennsylvania. In quell’occasione il killer, Robert Bowers, 46 anni, era entrato in sinagoga durante lo Shabbat e, prima di sparare sulle persone che stavano celebrando i riti del sabato, aveva urlato: «Tutti gli ebrei devono morire». Numerosi erano i suoi post antisemiti online: secondo le autorità Bowers accusava gli ebrei di aiutare i migranti in marcia nelle carovane che stavano attraversando il Messico a «invadere» gli Stati Uniti.

In California, poi, appena due settimane dopo la sparatoria di Pittsburgh, un ex marine fece 12 vittime in un locale durante una festa universitaria. In quel caso l’assalitore era un ex soldato pluridecorato pluridecorato di 28 anni affetto da «disturbo da stress post-traumatico».

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