giovedì 31 marzo 2016
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«L’uccisione di persone innocenti, in particolare donne e bambini, in nome della religione è inaccettabile. Insieme con i cristiani, molti dei nostri fratelli musulmani, donne, bambini e famiglie sono state vittime di questo attacco brutale. Preghiamo per tutte le vittime di questo attentato e invitiamo il governo a individuare e consegnare i colpevoli alla giustizia, adottando stringenti misure per la protezione di tutti i cittadini, tra cui le minoranze e le comunità vulnerabili»: lo ha detto all’agenzia “Fides” il vescovo Joseph Arshad, presidente della Commissione nazionale Giustizia e Pace della Conferenza episcopale del Pakistan. «Pochi giorni fa il governo – ricorda il vescovo – aveva preso l’iniziativa di dichiarare giorni festivi l’Holi (festa indù) e la Pasqua (festa cristiana). Per questo i cristiani stavano tranquillamente affollando il parco dove è avvenuta la strage a Lahore», continua. Per poi ricordare che i vescovi pachistani, subito dopo il massacro di civili innocenti, tramite la Commissione nazionale Giustizia e Pace, hanno «condannato con forza il tragico attacco contro persone innocenti», ricordando che «il governo pur affrontando gli elementi estremisti attraverso operazioni militari, deve affrontare anche le cause di questa intolleranza», auspicando «una operazione su larga scala per eliminare tali elementi che sfidano palesemente lo Stato». E, conclude amaramente monsignor Joseph Arshad: «La precarietà di vita sempre più evidente in Pakistan, per tutti i cittadini».
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