martedì 26 luglio 2022
La famiglia avrebbe deciso di chiedere all'Alta Corte di esaminare un video dove Archie respirerebbe in modo indipendente
Il piccolo Archie in ospedale a Londra

Il piccolo Archie in ospedale a Londra - Twitter

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Un giorno ancora per salvare la vita del piccolo Archie Battersbee, il bambino inglese di 12 anni in coma dal 7 aprile, quando venne ritrovato con una corda attorno al collo, forse dopo una sfida online con gli amici.

Alla mamma Hollie Dance, che vive da allora al suo fianco al Royal London Hospital, dove i medici chiedono da settimane di staccare la spina del respiratore artificiale che lo mantiene in vita, tocca la difficile scelta della prossima mossa dopo che ieri, lunedì 25 luglio, la Corte d'Appello ha respinto un nuovo ricorso della famiglia. La Corte ha fissato in mercoledì 27 la data entro la quale non possono essere staccati i supporti vitali, e dunque questo è anche il termine entro il quale i genitori possono muoversi per un'ultima disperata mossa legale: il ricorso all'Alta Corte inglese oppure alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Il padre, Paul Battersbee, pur separato dalla donna, l'ha sostenuta nella lunga battaglia legale per mantenere in vita il figlio e ora è lui stesso ricoverato dopo un attacco di cuore.

"Archie è vivo", ha detto più volte la mamma ai media britannici, diffondendo anche un video nel quale si vede che il bambino afferra la sua mano e la stringe.

In questa intervista a GbNews la madre di Archi mostra il video in cui il figlio le stringe la mano


La donna sostiene anche che venerdì scorso, per la prima volta, Archie ha respirato da solo ma che i giudici della Corte di appello, dove si è svolta lunedì l'ultima udienza, non hanno voluto vedere il video che dimostrerebbe che il bambino è vivo e non in stato vegetativo e in coma irreversibile, come dicono i medici che lo hanno in cura.

"Soltanto un giudice è venuto a vedere di persona come sta davvero Archie", ha spiegato la mamma all'emittente televisiva "GB News" ma non si è neppure avvicinato al letto. È rimasto in fondo alla stanza. Non ci hanno neppure consentito di portare altri esperti ad esaminarlo. Se sono cosi sicuri della loro diagnosi di morte cerebrale perché non ci danno la possibilità di avere un parere indipendente? A differenza di quello che dicono i medici Archie è in grado di mantenere stabile la sua temperatura. Ho decine di foto che dimostrano questo. Ho notato che, in questo momento, hanno alzato al massimo l'aria condizionata nella sua camera ma controlla lo stesso la sua temperatura".

"Sono terrorizzata dall'idea che Archie possa morire. È un bambino davvero pieno di vita e non riesco a considerare la possibilità che possa morire. Farebbe qualsiasi cosa per mantenermi in vita e anche io voglio fare la stessa cosa per lui", ha concluso.

Secondo gli avvocati che assistono la famiglia, lo studio "Moore Barlow", la famiglia avrebbe deciso di ritornare all'Alta Corte, dal giudice Anthony Hayden, per chiedergli di considerare la possibilità che Archie respiri davvero ma la mamma ha confermato in alcune interviste che intende ricorrere alla Corte Europea dei diritti umani e anche alle Nazioni Unite.

Il caso di Archie fa discutere sui social media dove in molti, sia in Italia che all'estero, seguono la sua storia attraverso l'hashtag #archiebattersbee.

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