giovedì 6 agosto 2015
​I morti sono almeno 17, tutti uomini della sicurezza. In luglio erano state arrestate 431 persone nell'ambito di un giro di vite contro reclute dell'Is.
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​Sono almeno 17 gli uomini della sicurezza saudita uccisi e 20 quelli feriti in seguito a un attentato kamikaze in una moschea ad Abha, capoluogo della provincia di Asir, nel sudovest dell'Arabia Saudita. Lo rende noto la tv di stato. A luglio le autorità saudite avevano arrestato 431 persone nell'ambito di un'offensiva mirata a eliminare le cellule legate allo Stato islamico (Is). Già il 22 maggio scorso un attentatore kamikaze si era fatto esplodere durante la preghiera del venerdì in una moschea sciita nel villaggio di al-Qadeeh nel governatorato di Qatif, nell'est dell'Arabia Saudita, uccidendo 20 persone. L'attacco era stato rivendicato dall'Is.Una settimana dopo, il 29 maggio, una moschea di al-Damman, nel sud-est dell'Arabia Saudita, era stata colpita da un kamikaze che aveva causato la morte di 4 persone. Riad guida dal 26 marzo una coalizione militare impegnata a fermare i miliziani sciiti houthi nello Yemen, su richiesta del presidente yemenita Abd Rabbo Mansour Hadi, esiliato nella capitale saudita.
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