lunedì 11 luglio 2016
​Le esequie si terranno martedì. Resta alta la tensione negli Stati Uniti dopo un fine settimana di manifestazioni di protesta e un'ondata di arresti.
Dallas, Obama ai funerali degli agenti
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Resta alta la tensione negli Stati Uniti dopo l'ondata di manifestazioni di protesta per le uccisioni di afroamericani da parte di poliziotti: cortei notturni a Baton Rouge e Atlanta hanno portato all'arresto di una cinquantina di persone, mentre è stato liberato su cauzione DeRay Mckesson, uno dei leader del movimento Black Lives Matter.Domani si terranno i funerali dei 5 agenti uccisi a Dallas, Obama prenderà parte alle esequie e incontrerà in forma privata i familiari delle vittime. Con lui ci sarà l vice presidente Joe Biden. Presenti anche l'ex presidente George W. Bush e la moglie Laura. Il presidente americano ha deciso di accorciare la sua visita in Europa per partecipare alla cerimonia e ha rinnovato l'appello alla calma, chiedendo agli americani di non prendersela con le forze dell'ordine. Intanto il capo della polizia di Dallas, David Brown, ha reso noto che lui e la sua famiglia hanno ricevuto minacce di morte subito dopo la sparatoria di giovedì nella quale un cecchino nero ha ucciso cinque agenti bianchi. MANIFESTAZIONI E ARRESTI. Nel fine settimana sono state arrestate centinaia di persone tra quanti protestavano per i due afroamericani uccisi la scorsa settimana, uno in Minnesota e l'altro in Louisiana, dalle forze dell'ordine. Le proteste si sono concentrate soprattutto in Minnesota e Louisiana, dove il governatore John Bel Edwards ha assicurato: "Stiamo facendo tutto il possibile per cercare di mantenere l'ordine e garantire la sicurezza delle persone, questa è la prima cosa che ci interessa".

«MICAH PREPARAVA STRAGE». Emergono nuovi particolari. L'ex soldato americano della strage di Dallas, il 25enne Micah Johnson, secondo le autorità, stava preparando un attacco devastante con un gran quantitativo di esplosivo. Aveva "altri progetti devastanti", ha rivelato il capo della polizia riferendosi all'arsenale di guerra ritrovato nella sua abitazione. TRUMP ATTACCA. "Guardate cosa succede al nostro Paese sotto la debole leadership di Obama e di gente come la corrotta Hillary Clinton. Siamo una nazione divisa": il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, rompe su Twitter la "tregua" dopo le uccisioni di neri da parte della polizia e la strage di agenti a Dallas. E su Obama, che da Varsavia aveva negato la divisione del Paese, rincara la dose: "Il presidente Obama pensa che la nazione non sia divisa come pensa la gente. Sta vivendo in un mondo immaginario".

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