lunedì 26 marzo 2018
Alla Messa in memoria delle vittime di Trèbes erano presenti numerosi musulmani e l'imam. Il vescovo: «I mercanti di odio non vinceranno»
La foto dell'agente eroe su uno dei tanti mazzi di fiori portati dalla gente comune a Trèbes (Ansa)

La foto dell'agente eroe su uno dei tanti mazzi di fiori portati dalla gente comune a Trèbes (Ansa)

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«Esprimo la mia tristezza e affido alla misericordia di Dio le persone che hanno perso la vita, associandomi con la preghiera al dolore dei loro parenti. In particolare, accolgo con favore l'atto generoso ed eroico del tenente colonnello Arnaud Beltrame che ha dato la sua vita per proteggere le persone». Così papa Francesco in un telegramma di cordoglio per le vittime degli attentati terroristici avvenuti venerdì scorso a Carcassonne e Trèbes, nel sud-ovest della Francia, inviato a monsignor Alain Planet, vescovo di Carcassonne e Narbonne.

«Esprimo la mia solidarietà ai feriti e alle loro famiglie, così come a tutte le persone colpite da questa tragedia, chiedendo al Signore di portare loro conforto e consolazione. Condanno nuovamente tali atti di violenza indiscriminata che causano tanta sofferenza e chiedo con fervore a Dio il dono della pace, invoco su famiglie benedette e su tutti i francesi Benedizioni divine», conclude il Pontefice.

Ieri il vescovo Planet ha presieduto una celebrazione eucaristica nella chiesa di Trèbes in memoria delle vittime. «Possano questi eventi permettere di trovare il coraggio di ricostruire una società in cui non saranno più possibili» ha detto.

Nella Domenica delle Palme hanno pregato insieme cristiani e musulmani, fianco a fianco. C'erano i parenti delle quattro vittime e c'erano anche gli imam della comunità musulmana. «La vostra presenza ci dice che i mercanti di odio non vinceranno», ha insistito il vescovo. Uscendo dalla chiesa, l'imam della moschea di Carcassonne, Mohamed Belmihoub, ha detto: «La comunità musulmana è pugnalata, l'Islam è pugnalato da persone che usano i simboli cari al nostro cuore: Allah Akbar è un simbolo del culto di Dio, significa che Dio è più grande dell'odio». «Siamo sconvolti», ha proseguito, aggiungendo che con la sua presenza ha voluto «dimostrare che la Francia è la madre di tutti. Siamo parte di questa nazione, una Francia multicolore e multiconfessionale. C'è bisogno che tutti se lo mettano in testa: siamo condannati a vivere insieme e combattere queste pecore perdute».

La cerimonia di omaggio nazionale al tenente-colonnello Beltrame si terrà mercoledì alle 11.30 nel complesso napoleonico degli Invalides a Parigi. All'evento, aperto al pubblico, saranno presenti anche i famigliari dell'agente. Il presidente, Emmanuel Macron, pronuncerà un elogio funebre.

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