martedì 19 settembre 2023
Il progetto “Generazione G” prevede un aiuto economico e un tutoraggio per le giovani famiglie
Da Prenatal e Moige un progetto per sostenere la genitorialità

Da Prenatal e Moige un progetto per sostenere la genitorialità - Fotogramma

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Una rete di «genitori per i genitori» più in difficoltà, all’interno di un progetto che vede insieme il mondo delle aziende dedicate ai minori. Un programma per «supportare le famiglie e la visione positiva della genitorialità». È questo lo scopo dell'iniziativa di Prénatal “Generazione G” - dove la lettera G sta proprio per “Genitori” - presentato ieri a Roma alla presenza della ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella. Un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà - tramite anche una raccolta fondi - per affrontare «la sfida della denatalità», che permetterà di seguire all’inizio 250 famiglie con circa 180mila ore di supporto. Come? Con l’esperienza di chi ci è già passato - ed in questo aiuterà la partnership con il Moige (Movimento italiano genitori) - con sostegno a domicilio, al telefono o in uno dei punti vendita del gruppo Prenatal per la gestione pratica dei più piccoli e delle incombenze quotidiane, accanto ad un “basket” con prodotti di prima necessità per l’infanzia.


Occorre «tornare a dare valore sociale alla genitorialità e questo progetto va nella direzione che speravamo prendessero la aziende», ha infatti sottolineato la ministra Roccella. Un lavoro, quello delle mamme e dei papà, «socialmente utile, il più diffuso che ci sia», ha proseguito, aggiungendo che è importante rimettere al centro anche la questione della maternità, perché «senza le pari opportunità è difficile che la natalità riprenda».

Prénatal che ha ideato l'iniziativa, sostenuta anche da PRG Retail Group - Toys Center, Bimbostore e FAO Schwarz -, vuole mettere a disposizione la rete dei propri negozi e presidi per le famiglie. Questi «dovranno diventare luoghi di ascolto, incontro, orientamento, sostegno, guida e supporto, ha spiegato il Ceo dell'azienda, Alberto Rivolta, e grazie al Moige «si vuole formare una rete di genitori esperti». Finora in pochi giorni dalle aziende sono arrivati già 125mila euro e ci si augura di raggiungere grazie al crowdfounding lanciato nei negozi per l’infanzia e sulle piattaforme di e-commerce 450mila euro nel breve periodo e il milione di euro nel medio, per «dare continuità a questa esperienza».

Verranno messi a disposizione della genitorialità fragile insieme a tempo, esperienza e presenza. Anche perché «in un momento in cui l'Italia è fanalino di coda nel mondo per la natalità, crediamo siano fondamentali azioni di supporto alla fragilità di papà e mamme - ha sottolineato il direttore generale Moige, Antonio Affinita - Mai come in questo periodo occorre intervenire in modo fattivo e concreto in una logica di solidarietà e sussidiarietà».

La novità non è solo la rete di genitori che si metterà in moto per aiutare chi ha scelto di diventare genitori, nonostante la difficoltà, ma la partnership con molte aziende dello stesso settore, con cui di solito si è in concorrenza. «Siamo molto felici ed onorati di partecipare concretamente al progetto Generazione G perché è in linea con i nostri valori e permette di poter offrire un contributo positivo per sostenere e stimolare la nascita di nuove famiglie», ha detto Nicola Zotta, Ceo di Arstana, multinazionale italiana di prodotti sanitari e per l'infanzia come Chicco. Considera infine Generazione G «un'iniziativa di grande rilievo che si pone il fondamentale obiettivo di supportare le famiglie», Giovanni Clementoni, ad di Clementoni spa, aggiungendo che le famiglie sono «oggi e da sempre al centro del nostro lavoro, dei nostri progetti e del nostro più vero interesse. Crediamo quindi profondamente in questo progetto che guarda al futuro, sostenendo la fondamentale rilevanza sociale dell'essere genitore».


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