sabato 14 ottobre 2023
Dall’alluvione in Romagna all’oratorio da ristrutturare: già diverse le campagne on-line che hanno potuto sfruttare il nuovo sistema
L’innovazione del community funding per sostenere il non profit
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Una costruzione collettiva, con la comunità che interpreta, realizza e finanzia progetti sociali sul territorio. L’intuizione dei giovani soci delle Bcc lombarde, che oggi a Brescia si confronteranno con colleghi i senior, si sta trasformando giorno dopo giorno in una solida realtà. È stato ribattezzato “community funding” per distinguerlo da quello tradizionale e mettere l’accento sulla sua natura mutualistica. Sono le persone a fare la differenza con un coinvolgimento che si sviluppa in maniera trasversale su tre livelli: associazioni, donatori e banche cooperative.

I risultati di questo ribaltamento di prospettiva sono incoraggianti: quattro percorsi già avviati, due in imminente partenza, altre cinque in fase di approfondimento. Ma soprattutto oltre 910mila euro già raccolti da parte di 8970 donatori con il coinvolgimento di 92 realtà. Come funziona il community funding? Si parte dal coinvolgimento di più realtà espressione del territorio – enti del terzo settore, scuole, associazioni sportive, parrocchie – interessate a lanciare una raccolta fondi on-line. Il secondo passaggio è la formazione specifica (affidata a Ginger Crowfunding) su come costruire e promuovere la campagna. Il terzo passaggio è il lancio del progetto in piattaforma. Le Bcc, oltre a coprire i costi della formazione e quelli tecnici di avvio del progetto, seguono ogni fase del percorso, compresa la promozione con eventi pubblici, partecipano come donatori e assegnano premi extra alle iniziative più interessanti.

«Con il community funding le Bcc lombarde puntano a dare, al terzo settore e agli enti non profit, un supporto integrativo e innovativo rispetto alle classiche erogazioni liberali e all’attività più strettamente bancaria – spiega Alessandro Azzi, presidente della Federazione lombarda delle Bcc –. Questo perché una Bcc, non è semplicemente una banca, è prima di tutto una cooperativa che fa banca di comunità e di prossimità, interpretando con convinzione un ruolo sociale per famiglie, imprese e associazioni del territorio». Le 27 Bcc lombarde hanno nel complesso 205mila soci e 5400 dipendenti.

Tra le idee già in fase di realizzazione il progetto “Tuffati con noi” dell’associazione volontari protezione civile di Calcinato (Brescia) sostenuto da Bcc Garda. Con gli 11mila euro raccolti (il doppio dei 5mila ipotizzati) i volontari si sono potuti dotare di attrezzature idonee per il soccorso fluviale anche in acque contaminate che a pochi giorni dall’acquisto hanno permesso loro di intervenire in occasione dell’alluvione in Romagna portando in salvo 400 persone in 114 interventi. Si intitola “#SPAZIOstabile” la campagna dell’associazione Goito Get Up sostenuta dalla Bcc Cassa Padana. I giovani delle latterie cooperative della Valle del Mincio hanno voluto prendersi cura della comunità aiutando gli amici della cooperativa La Quercia a raccogliere fondi per ristrutturare e rendere funzionale uno spazio per bambini e ragazzi autistici o con altre con disabilità. Si erano dati come obiettivo anche in questo caso una somma di 5mila euro per ristrutturare le aule ma sono arrivati più di 15.300 euro ed è stato quindi possibile sistemare anche il giardino dello stabile. Oltre 66mila euro sono stati racccolti dall’oratorio di Carugate, sostenuto dalla Bcc Milano per il progetto “L’oratorio del futuro, l’ultimo tassello di un grande puzzle” che consentirà di ridisegnare gli spazi in termini di maggiore accoglienza, inclusività e sicurezza. A breve saranno on-line anche la campagna supportata dal progetto “Solidarietà in rete” di Bcc Barlassina, mentre sono ai nastri di partenza le iniziative di Bcc Centropadana e Bergamasca Orobica.

«Il community funding, come l’idea di ospitare il Forum nazionale dei giovani soci in Lombardia, tra Bergamo e Brescia città capitali della cultura, dando voce al tema del lavoro e delle prospettive per le nuove generazioni, sono nate nell’ambito della rete dei giovani lombardi, e sono state sviluppate successivamente col supporto della Federazione locale e nazionale – racconta Federica Riboldi, giovane socia di Bcc Triuggio e referente dei giovani soci lombardi –. Un bell’esempio di come nelle Bcc idee generative possono davvero fare la differenza e, per citare il titolo del nostro evento, trasformarsi in “un buon lavoro” anche per le nostre comunità».

Il dialogo intergenerazionale è alla base dei due eventi che per la prima volta si svolgono in concomitanza: il Convegno di studi della Federazione Lombarda Bcc, che si tiene ogni anno, dal titolo “Sostenibilità in un mondo instabile: le banche di comunità si confrontano con digitale, giovani e lavoro” e il Forum nazionale dei giovani soci Bcc, giunto alla sua tredicesima edizione. Oggi a Brescia 250 ragazzi provenienti da tutta Italia si confronteranno con altrettanti esponenti senior del credito cooperativo. Al centro del dialogo, nell’anno in cui si celebrano i 140 anni dalla fondazione della prima cassa rurale italiana, le sfide del mondo del lavoro nei prossimi anni, legate alle transizioni digitali e ambientali, in un’ottica che non guardi solo all’utilità economica ma anche al benessere integrale della comunità. «Il nostro futuro sono i giovani soci: lavoriamo per dare spazio agli esponenti delle Bcc di domani e passare a loro il testimone» sottolinea ancora Azzi. Un percorso che accanto ai progetti di educazione finanziaria si avvarrà a breve di una cattedra dell’università Cattolica di Milano (dove è già attivo un centro di ricerca specifico) dedicata al credito cooperativo.


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