martedì 14 febbraio 2023
Dopo anni di politica monetaria ultra-accomodante, la Boj potrebbe dover cambiare linea, considerando che l'inflazione è in salita
Kazo Ueda

Kazo Ueda - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Sarà il professore universitario di Economia Kazuo Ueda il prossimo governatore della Banca centrale del Giappone, scelto dal governo di Tokyo. La nomina di Ueda, che prenderà il posto di Haruhiko Kuroda il cui mandato scade ad aprile, se verrà confermata dalle Camere vedrà al vertice della Boj per la prima volta un economista che per la maggior parte della sua vita è stato docente universitario. Ueda, 71 anni, è stato per sette anni membro del Policy Board della Boj ed è noto per essere esperto di finanza e macroeconomia. È stato determinante nelle scelte di politica della banca centrale di mantenere i tassi di interesse a zero e di introdurre misure di allentamento quantitativo. Il suo compito si preannuncia comunque molto difficile dopo dieci anni di politica ultra-accomodante.

La successiva convalida di questa scelta da parte del Parlamento non è in dubbio, data l'ampia maggioranza detenuta dalla coalizione al governo in entrambe le Camere. Descritto come cauto e riflessivo, ma anche un buon comunicatore, Ueda, il cui mandato inizierà ad aprile, è un illustre accademico che in precedenza ha fatto parte del consiglio di politica monetaria della BoJ dal 1998 al 2005. Si tratta di "un economista di fama internazionale con una profonda conoscenza della finanza", ha dichiarato il portavoce del governo Hirokazu Matsuno. Secondo il quotidiano Nikkei, inizialmente il governo voleva nominare l'attuale vice governatore della BoJ, Masayoshi Amamiya, ma la vice ha rifiutato l'incarico, affermando di non essere in grado di rivedere una politica monetaria di cui è stata uno dei principali artefici. Ueda sarà affiancato da due nuovi vicegovernatori: Shinichi Uchida, 60 anni, attuale direttore esecutivo della BoJ, e Ryozo Himino, 62 anni, ex capo dell'Agenzia giapponese per i servizi finanziari (Fsa).

Ueda, studioso di politica monetaria, si è laureato a Tokyo e specializzato negli Stati Uniti, al Mit. Poi ha insegnato in Canada, prima di tornare in Giappone. Dal 1998 al 2005 è stato membro del board della Boj, poi è tornato al mondo accademico. Attualmente, a 71 anni, è professore e preside della Kyoritsu Women's University di Tokyo, nonché direttore esterno della JGC Holdings, una società di impiantistica e lavora presso la Development Bank, una banca pubblica di investimenti. Inoltre è anche il consigliere capo dell'Istituto per la moneta e gli studi economici, il think tank della Boj. Insomma, è un tecnico.

La Banca del Giappone è in controtendenza rispetto alle altre grandi banche centrali mondiali, resiste al rialzo dei tassi, ha finora mantenuto la sua politica monetaria ultra accomodante e il suo massiccio programma di stimoli. Insomma, la Boj non è in linea con l'aggressiva politica monetaria avviata dalla Fed, dalla Bce e dalla Boe per sconfiggere l'inflazione. Il Giappone da decenni lotta contro la disinflazione e la Boj di Kuroda incarna questa battaglia. Ora però anche la Boj potrebbe dover cambiare linea: l'inflazione in Giappone è salita al 3%, è dunque bassa rispetto ai valori a due cifre registrati negli Usa e in Europa, ma si tratta pur sempre di un livello elevato per un Paese che da almeno 30 anni è in lotta con la deflazione, il contrario dell'inflazione, la discesa dei prezzi.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: