sabato 5 maggio 2018
Quattro regioni del Sud in fondo alla classifica europea mentre il Nord è in linea con la media europea. Situazione drammatica per le più giovani
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Il lavoro resta un miraggio per le donne del Sud Italia. La conferma arriva dalle tabelle Eurostat sull'occupazione nelle regioni europee riferite al 2017 secondo le quali le ultime quattro regioni in Ue pertasso di occupazione femminile sono nel Mezzogiorno.

L'occupazione femminile è cresciuta negli ultimi in Italia (+2,4 punti tra il 2013 e il 2017) ma molto meno rapidamente che nella media europea (+3,4 punti, dal 58,7% al 62,4% nello stesso lasso di tempo) e con il Sud che continua ad arrancare. Nel Mezzogiorno l'occupazione femminile dal 2013 al 2017 è passata dal 30,7% al 32,3 medio con una crescita di appena 1,6 punti.

Il primato negativo spetta alla Sicilia con appena il 29,2% delle donne trai 15 e i 64 anni che risulta occupata a fronte del 62,4% medio in Europa. Subito dopo viene la Campania (29,4%), seguita da Calabria (30,2%) e Puglia (32%) mentre solo quinta è la Mayotte (32,5%), regione d'oltremare francese.

È particolarmente difficile la situazione delle giovani tra i 25 e i 34 anni, età nella quale dovrebbe essere terminato il percorso di istruzione. Mentre in Europa lavora il 70,5% delle donne in questa fascia di età, in Italia la media si ferma al 52,7% e solo grazie alla buona performance delle regioni del Nord. Al Sud, infatti, la percentuale si ferma al 34,2% (36% le Isole) con la Calabria e la Sicilia che non arrivano al 30%. In queste regioni quindi lavorano meno di tre giovani donne su 10. Tra i 15 e i 24 anni in Calabria lavorano 4,6% donne su 100.

Se si guarda al complesso dell'occupazione (maschile e femminile e alla fascia tra i 15 e i 65 anni) la ragione europea con l'occupazione più bassa è la Mayotte (39,2%), seguita però dalla Sicilia (40,6%), la Calabria (40,8%) e la Campania (42%) mentre la quinta è la Guyane, altra regione d'oltremare francese. Se, infatti, l'Italia risulta il penultimo paese in Europa per occupazione totale (58% a fronte del 67,6% medio Ue) dopo la Grecia, il nostro Paese mostra squilibri consistenti sia tra i territori, con le regioni del Nord a livelli medi europei mentre quelle del Sud restano molto lontane, sia di genere. Se per gli uomini la distanza dalla media europea è di 5,8 punti (il 67,1% di uomini occupati tra i 15 e i 64 anni in Italia contro il 72,9% medio Ue) per le donne italiane la distanza è di 13,5 punti (48,9% a fronte del 62,4%).

Guardando alle regioni le aree in Europa con l'occupazione femminile più alta sono in Germania (76,1% medio nel Brandenburgo) e in Finlandia (80,4%nell'Aland) ma senza arrivare così lontano anche Bolzano registra per l'occupazione femminile un 65,9%, dato superiore alla media Ue.

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