giovedì 3 maggio 2018
La società accusata di aver favorito la vittoria di Trump spiando gli americani sui social annuncia la chiusura ma in realtà sarebbe rinata sotto altro nome
Dati rubati da Facebook, chiusura sospetta per Cambridge Analytica
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Cambridge Analytica, la società di dati che ha lavorato per il presidente Donald Trump durante la campagna elettorale del 2016, chiude i battenti e annuncia lo stop "immediato" di tutte le sue attività e l'avvio delle procedure di insolvenza in Gran Bretagna. La decisione a sorpresa segue la perdita di numerosi clienti dopo lo scandalo dei dati di Facebook e le potenziali elevate spese legali delle indagini avviate per far luce sull'accaduto. Cambridge Analytica è accusata di aver raccolto i dati di 87milioni di utenti Facebook e di averli poi usati a scopi politici senza previa autorizzazione. Lo scandalo ha travolto Mark Zuckerberg e lo ha costretto a presentarsi al Congresso americano per fare mea culpa, cercando allo stesso tempo di rassicurare gli amicì in fuga dal social network. Ma in realtà l'operazione sarebbe una manovra di facciata con l'apertura di una società parallela.

L'annuncio della chiusura di Cambridge Analytica e della sua affiliata SCL Group, ha infatti sollevato molti interrogativi su un'altra impresa, aperta tempo fa in sordina da alcuni degli stessi protagonisti. Si tratta di Emerdata, una misteriosa società britannica nata ufficialmente nell'agosto 2017, ma rimasta dormiente e inattiva fino all'inizio del 2018. In particolare il 16 marzo, mentre la questione dati Facebook era già sui media, Rebekah e Jennifer Mercer, le due figlie di Robert Mercer, il miliardario sostenitore di Trump e finanziatore di Cambridge Analytica, sono entrate nella società.

Alexander Nix, l'ex Ceo di Cambridge Analytica sospeso dopo il servizio televisivo di Channel 4 in cui l'ad tra le altre cose illustrava i metodi non ortodossi di campagna elettorale dell'azienda, figurava come uno dei suoi direttore. Nix era stato catturato dalle telecamere della rete tv inglese Channel 4 mentre si lasciava andare a commenti sulle tattiche seguite in campagna elettorale per far vincere i clienti della società, in qualunque parte del mondo essi si trovassero: tattiche che includevano prostitute, ex spie, mazzette e fake news. E fra i clienti di Cambridge Analytica c'era il presidente americano. Donald Trump? "L'ho incontrato tante volte. Lo abbiamo fatto vincere noi", aveva detto Nix nelvideo catturato da Channel 4, vantandosi del "lavoro sporco" fatto dalla sua società per aiutare il tycoon a trionfare nelle urne delle presidenziali americane.

Emerdata, secondo i documenti depositati, dovrebbe occuparsi di "trattamento dei dati" e attività collegate. Condivide l'indirizzo di Londra di SCL Group. Potrebbe essere usata come un veicolo per far rinascere le due società sotto un nuovo brand.


Nell'annunciare la cessazione delle attività, Cambridge Analytica ribadisce la propria posizione e si difende. "Negli ultimi mesi siamo stati oggetto di numerose accuse infondate e, nonostante i nostri sforzi di rettifica, siamo stati denigrati per attività che non solo sono legali ma sono anche ampiamente accettate come componente standard della pubblicità online sia nell'arena politica sia in quella commerciale" afferma Cambridge Analytica, sottolineando che oltre alla procedura di insolvenza in Gran Bretagna saranno avviate parallelamente le operazioni per la bancarotta negli Stati Uniti. Nonostante questo e nonostante la "precaria condizione finanziaria", la società si impegna a far fronte a tutti gli obblighi nei confronti dei suoi dipendenti, inclusa la distribuzione delle indennità di fine rapporto.

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