mercoledì 26 aprile 2023
Le azioni dell'istituto bancario hanno perso il 49%, trascinando al ribasso Wall Street. Occhi puntati degli analisti soprattutto sulle banche regionali
Banche, il crollo di First Republic agita i mercati

Reuters

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Lo spettro della crisi bancaria torna ad agitare i mercati. Wall Street ha chiuso martedì in decisa perdita (Dow Jones -1,02%, S&P -1,55%, Nasdaq -1,98%), trascinata al ribasso dal crollo delle azioni della First Republic Bank, che ha chiuso a -49%, riaccendendo le preoccupazioni per il settore finanziario dopo il crack di Silicon Valley Bank. First Republic è andata in profondo rosso sul listino a seguito di un rapporto sugli utili che ha mostrato come la banca abbia perso una grande quantità di depositi.

A scatenare le vendite la comunicazione dell'istituto di credito di aver registrato il ritiro di oltre 100 miliardi di depositi il mese scorso, oltre il 40% del totale, e di aver chiuso il trimestre con un drenaggio complessivo di 72 miliardi. I funzionari del governo degli Stati Uniti e le autorità di regolamentazione del mercato si starebbero affrettando ad elaborare un piano per stabilizzare la banca.

Gli investitori hanno tenuto d'occhio la performance degli istituti di credito regionali, reduci dal fallimenti nei mesi scorsi della Silicon Valley Bank e della Signature Bank che hanno suscitato timori di contagio. Secondo Bloomberg, First Republic sta valutando la vendita di 50-100 miliardi di dollari di asset nel tentativo di rilanciarsi. I potenziali acquirenti potrebbero ricevere garanzie o azioni privilegiate come incentivo all'acquisto a prezzi superiori a quelli di mercato.

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