martedì 12 dicembre 2023
La filiera chiude l'anno con un segno negativo, ma l'anno prossimo potrebbe riportare numeri positivi, soprattutto grazie all’export
Particolare dell'ultima edizione del Salone del Mobile

Particolare dell'ultima edizione del Salone del Mobile - Foto ufficio stampa Salone del Mobile

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La filiera del legno-arredo chiude l’anno con un segno negativo, ma guarda al 2024 che potrebbe riportare numeri positivi per il settore soprattutto grazie all’export. Il settore ha registrato -7,8% nel periodo gennaio-settembre 2023 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso; mentre l’export, che pesa per il 41%, si attesta a -7,5% e il mercato interno a -8,1%, secondo il report realizzato dal centro studi FederlegnoArredo su un campione rappresentativo di aziende e diffuso oggi durante la presentazione del Salone del Mobile 2024. Più contenuta dovrebbe essere la flessione del macrosistema arredamento (-3,7%) con un peggioramento limitato sul mercato interno (-0,9%) mentre il mercato estero risulta a -6%. Per il macrosistema legno l’anno potrebbe chiudersi con un -11,5% complessivo: (-11,6% Italia, -11,1% l’export.
Con la fine del 2023 può dirsi quindi concluso un periodo eccezionale per il settore, che per un lungo periodo – durante e subito dopo la pandemia - è stato protagonista di una stagione al di sopra di ogni aspettativa, con numeri difficilmente ripetibili perché frutto di un momento storico in cui la casa e l’abitare sono stati al centro dei capitoli di spesa per le famiglie di tutto il mondo. Con la fine del Covid le abitudini di spesa sono tornate a diversificarsi, senza contare il conflitto scoppiato in Ucraina e infine una retromarcia «seppur comprensibile, su alcuni bonus edilizi», come si legge nel rapporto. Elementi sufficienti per rendere plausibile un ritorno ai livelli del 2019. Adesso, secondo il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin, «ci aspetta un periodo di assestamento e normalizzazione che va comunque calato in un contesto internazionale instabile, nemico del business e dei mercati». Ma per l’anno prossimo, aggiunge, «si intravede uno spiraglio di positività che potrebbe riportare la filiera al segno positivo con un +2%, l’Italia a -0,7 e l’export tornare a crescere del 6,8%. Una boccata d’ossigeno che mitiga le difficoltà di quest’anno con i mercati tradizionali - a partire dalla Germania e dagli Stati Uniti - in grande difficoltà, cui si aggiungono ovviamente le zone di guerra e la Cina. In controtendenza il Medio Oriente, in primis l’Arabia Saudita, ma anche gli Emirati Arabi Uniti e l’India. Per il macrosistema arredamento si pensa a un +5% complessivo, con un andamento migliore per l’estero (+7,5%) rispetto all’Italia, comunque positiva a +3,2%».
L’appuntamento del Salone del Mobile - la principale fiera di arredo e design, giunta alla 62esima edizione, si terrà come sempre a Milano nella settimana dal 16 al 21 aprile - per Feltrin sarà quindi «l’occasione per le nostre aziende di misurare se, e come, hanno saputo interpretare i continui cambi di scenari, avendo l’occasione di incontrare operatori da tutto il mondo, confrontarsi con i diversi mercati e gettare le basi per gli investimenti del 2025».


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