giovedì 1 luglio 2010
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La Congregazione per i vescovi, il dicastero che più da vicino coadiuva il Papa nella scelta dei vescovi dei territori non di missione ha un nuovo prefetto. A ricoprire questo prestigioso incarico Benedetto XVI ha chiamato ieri il cardinale Marc Ouellet, che dal 2002 era arcivescovo di Quebec e primate del Canada. Il porporato nordamericano prende il posto dell’italiano Giovanni Battista Re che ha guidato la Congregazione negli ultimi dieci anni e che nel gennaio del 2009 aveva superato i 75 anni.Il nuovo prefetto è un cardinale teologo e poliglotta. Proviene dal Canada, paese del Commonwealth britannico, ma è figlio del Québec francofono. Ha lavorato per molti anni nell’America Latina spagnola e ha discusso, anche in tedesco, la sua laurea in teologia. Parla perfettamente l’italiano, visto che ha insegnato anche a Roma, dove ha già svolto una breve ma intensa esperienza in Curia come numero due del dicastero preposto al dialogo ecumenico. Ouellet, che ha compiuto 66 anni a giugno, è originario di Lamotte, diocesi di Amos, nell’Abitibi, terzo degli otto figli di Pierre Ouellet e di Graziella Michaud. Dopo aver conseguito la licenza in teologia presso l’Università di Montréal è stato ordinato sacerdote nel maggio 1968. Ha svolto un paio di anni di attività pastorale in parrocchia e successivamente ha insegnato filosofia nel Seminario maggiore di Bogotà, in Colombia, allora diretto dalla Provincia canadese della Compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio. Prima di unirsi ai sulpiziani, da febbraio a maggio del 1972 ha svolto il noviziato presso il Seminario di filosofia di Montréal.In seguito ha studiato a Roma, dove nel 1974 ha ottenuto la licenza in filosofia della pontificia Università San Tommaso d’Aquino. Inviato, nel 1974, nel Seminario maggiore di Manizales in Colombia, nel 1976 è stato richiamato nel Seminario maggiore di Montréal, dove ha lavorato fino al 1978. Ripresi gli studi, nel 1983 ha conseguito il dottorato in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1984 è diventato rettore del Seminario maggiore di Manizales. Nel 1988 è stato nominato membro della direzione e docente del Seminario maggiore di Montréal, dove è diventato rettore nel 1990, per poi svolgere lo stesso incarico nel 1994 presso il «St. Joseph’s Seminary» di Edmonton.Nel 1996-97 è stato docente presso l’Istituto Giovanni Paolo II della pontificia Università Lateranense a Roma, diventando, nel 1997, titolare della cattedra di teologia dogmatica. Nel marzo 2001 arriva la nomina di vescovo titolare di Agropoli e segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani il 3 marzo 2001.Il 15 novembre 2002 è stato nominato arcivescovo di Québec e e il 21 ottobre 2003 Giovanni Paolo II lo ha creato cardinale. Essendo l’ultimo della lista di quel Concistoro si può dire che è stato l’ultimo a ricevere la porpora da papa Wojtyla. Allievo e amico di Hans Urs von Balthasar, Benedetto XVI nel 2008 lo ha scelto come relatore generale al 12° Sinodo dei vescovi su «La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa».Da arcivescovo di Quebec ha fatto sentire forte e chiara la voce della Chiesa anche sui temi eticamente sensibili. Recentemente non ha mancato di ribadire l’insegnamento della Chiesa per cui, come ribadisce il Concilio Vaticano II, l’aborto e l’infanticidio «nefanda sunt crimina». Ouellet guiderà il dicastero avendo come più stretti collaboratori l’arcivescovo segretario Manuel Monteiro de Castro, ex nunzio in Spagna, nominato un anno fa, e l’italiano monsignor Giovanni Maria Rossi, nominato sotto-segretario nel 1993 e confermato nel settembre 2009 fino al compimento dei 70 anni.Ouellet è stato contestualmente nominato anche presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina.MIGLIORE, DALL'ONU A NUNZIO IN POLONIABenedetto XVI ha nominato l’arcivescovo Celestino Migliore come nuovo nunzio apostolico in Polonia. Prende il posto di Jozef Kowalczyk da poco nominato arcivescovo della sede primaziale di Gniezno. Monsignor Migliore, originario di Cuneo, 58 anni compiuti proprio oggi, è stato ordinato sacerdote nel 1977 per la diocesi natìa. Laureatosi in diritto canonico nel 1980 entra nel servizio diplomatico della Santa Sede e presta servizio, successivamente, presso le rappresentanze pontificie in Angola, Stati Uniti, Egitto e Polonia (dove collaborò con lo stesso Kowalczyk). Nell’aprile del 1992 viene nominato inviato speciale con funzioni di Osservatore permanente presso il Consiglio d’Europa a Strasburgo. Nel dicembre 1995 viene richiamato a Roma come sotto-segretario della Sezione Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato vaticana, in pratica «vice-ministro degli esteri» vaticano. Il 20 ottobre 2002 arriva la promozione ad arcivescovo titolare di Canosa e Osservatore permanente presso la sede di New York delle Nazioni Unite. Riceve la consacrazione episcopale il 6 gennaio 2003, nella Basilica di San Pietro, per le mani del venerabile Giovanni Paolo II. Il polacco Kowalczyk era nunzio a Varsavia dal 1989 quando divenne il primo rappresentante pontificio dopo che la Polonia aveva finalmente riallacciato i rapporti diplomatici con la Santa Sede. Con la nomina di Migliore l’Italia rimane l’unico Paese ad avere come nunzio un proprio connazionale, anche se da un paio di anni, per la prima volta, nella nunziatura di via Po lavora anche un non italiano, anche lo spagnolo monsignor Luis Miguel Muñoz Cardaba.PONTIFICIA ACCADEMIA PER LA VITA: CARRASCO DE PAULA NUOVO PRESIDENTEBenedetto XVI ha nominato ieri monsignor Ignacio Carrasco de Paula presidente della Pontificia Accademia per la vita. De Paula, finora cancelliere della medesima Accademia, succede all’arcivescovo Rino Fisichella, nominato presidente del nuovo Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione.Il nuovo presidente ha 73 anni, è spagnolo e appartiene alla prelatura dell’Opus Dei. Nato a Barcellona nel 1937, è dottore sia in Filosofia sia in Medicina e chirurgia. È stato docente di bioetica all’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore dell’Istituto di Bioetica dello stesso ateneo dal 2002 al 2009, membro del Comitato etico per la Sperimentazione clinica all’Ospedale Bambin Gesù di Roma, oltre che rettore della Pontificia Università della Santa Croce, che fa capo all’Opus Dei, dal 1984 al 1994. Ha alle spalle numerose pubblicazioni su questioni di bioetica, etica medica e medicina legale.La Pontificia Accademia per la vita è stata istituita da Giovanni Paolo II con il motu proprio Vitae mysterium dell’11 febbraio 1994 con lo scopo di studiare i problemi riguardanti la promozione e la difesa del valore della vita umana e della dignità della persona, di informare i responsabili della Chiesa, le varie istituzioni di scienze biomediche e le organizzazioni sociosanitarie e di formare ad una cultura della vita nel rispetto del magistero della Chiesa. I membri ordinari dell’Accademia – spiega l’Annuario Pontificio – sono in numero massimo settanta, nominati dal Papa sulla base della loro professionalità e competenza, senza discriminazione religiosa o nazionale. Essi sono invitati a sottoscrivere l’«Attestazione dei servitori della vita» e si impegnano ad agire in conformità col magistero della Chiesa. Primo presidente dell’Accademia – sia pure per pochi mesi, a causa della morte sopraggiunta il 3 aprile 1994 a seguito di un cancro – è stato il pediatra e genetista francese Jérôme Lejeune, lo scopritore dell’anomalia genetica che è causa della sindrome di Down, la cui causa di beatificazione è stata aperta nel 2007.
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