lunedì 9 settembre 2019
Si è celebrato domenica nei Paesi Baschi francesi, dov'era nato, l'estremo rito per il cardinale Roger Etchegaray
L'arrivo del feretro in chiesa (Ansa)

L'arrivo del feretro in chiesa (Ansa)

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«Si è spento con gli occhi rivolti al Cielo, che invocava spesso gioiosamente, con il rosario fra le mani». Fin dalle commosse parole inaugurali di monsignor Marc Aillet, vescovo di Bayonne, il sorriso, il buon umore, la mai perduta semplicità del cardinale Roger Etchegaray sono stati evocati spesso, ieri, durante l’estremo rito celebrato al mattino proprio in quei Paesi Baschi francesi dove si era aperta e si è chiusa la parabola terrena del porporato, deceduto il 4 settembre a 96 anni.

Sotto le volte gotiche della luminosa Cattedrale Notre-Dame di Bayonne, la salma del grande servitore della Chiesa ha ricevuto l’abbraccio corale dei suoi conterranei, primi testimoni di un inesauribile desiderio di evangelizzazione. Le esequie dell’ex presidente dei pontifici consigli "Cor Unum" (1984-1995) e "Giustizia e Pace" (1984-1998) sono state presiedute, a nome di papa Francesco, dal cardinale Dominique Mamberti, prefetto del Tribunale supremo della Segnatura apostolica. Hanno celebrato anche il cardinale Peter Turkson, prefetto del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, i cardinali Jean-Pierre Ricard e Philippe Barbarin, arcivescovi di Bordeaux e Lione, monsignor Aillet, accanto a monsignor Jean-Marc Aveline, appena nominato a Marsiglia, proprio quella "capitale del Sud" transalpino di cui Etchegaray era stato arcivescovo fra il 1970 e il 1985, lasciandovi un’impronta spirituale indelebile.

Monsignor Aillet ha letto un messaggio del Papa: «Conservo un ricordo commosso di quest’uomo al contempo profondo e con lo sguardo rivolto verso le estremità della Terra, sempre acceso quando si trattava di annunciare il Vangelo agli uomini di oggi. Che il Signore accolga il suo servitore nella pace e nella gioia che non si esaurisce».

Nell’omelia ispirata dal brano evangelico delle beatitudini, il cardinale Mamberti ha ricordato la personalità schietta di Etchegaray, incisa nel cuore di tanti fedeli, fin dalle prime responsabilità pastorali proprio nella Diocesi di Bayonne. «Si potrebbe trovare un ritratto di colui che durante tutta la vita è rimasto padre Etchegaray, in ciò che scriveva recentemente ai preti papa Francesco: "Quanto fa bene l’esempio di un prete che si fa vicino e che non fugge le ferite dei suoi fratelli"». Il porporato ha sempre saputo «amare la Chiesa così com’è», ha sottolineato Mamberti.

Fra le personalità civili presenti, il viceministro francese dell’Interno, Laurent Nunez, e l’ex direttore dell’Fmi, Michel Camdessus, amico personale del cardinale Etchegaray.

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