mercoledì 4 settembre 2019
Nel 2003, volò segretamente a Baghdad per incontrare Saddam Hussein e portargli personalmente una lettera del Papa che lo scongiurava di non cedere alla tentazione del conflitto. Il cordoglio del Papa
Il cardinale Etchegaray a Gerusalemme nel maggio del 2002 (Archivio Ansa)

Il cardinale Etchegaray a Gerusalemme nel maggio del 2002 (Archivio Ansa)

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È morto nella serata del 4 settembre a Cambo-Les Bains, nella diocesi di Bayonne, a pochi chilometri dalla natia Espelette in Francia, dove si era ritirato da due anni, il cardinale francese Roger Etchegaray, 96 anni, già presidente del Pontificio consiglio Giustizia e Pace, protagonista di delicate missioni diplomatiche per conto della Santa Sede in situazioni "impossibili" come quando nel 2003 volò da Saddam Hussein per cercare di scongiurare la guerra. Altra sua coraggiosa missione fu il primo maggio 2002 a Gerusalemme, per chiedere la pace in Medio oriente.

Uomo di straordinaria levatura spirituale e culturale, Etchegaray era nato il 25 settembre 1922 nella regione basca francese. Sacerdote dal 1946, fu nominato nel 1969 vescovo ausiliare di Parigi da Paolo VI e nel 1970 arcivescovo di Marsiglia. Fu Giovanni Paolo II a crearlo cardinale nel 1979 chiamandolo sei anni dopo in Curia a Roma.

Episodio celebre del quale fu suo malgrado protagonista, la notte di Natale 2009 in San Pietro, la tentata aggressione a Benedetto XVI da parte di una squilibrata: proteggendo il Papa cadde riportando la frattura del femore. Il suo pensiero negli auguri natalizi 2017 ne rende la limpidezza della fede: «Credo che Dio è tutto nuovo ogni mattina, e che il suo Vangelo mi rende nuovo ogni mattina».

Il cordoglio di papa Francesco

Dal Mozambico, dove si trova in viaggio apostolico, Francesco ha espresso cordoglio per la morte del cardinale. «Con dolore, questa mattina (5 settembre, ndr), il Papa ha appreso della morte ieri pomeriggio del cardinale Roger Etchegaray. Durante la Santa messa celebrata nella Nunziatura di Maputo, ha ricordato il cardinale francese, uomo di dialogo e di pace, e con lui il cardinal Pimiento, scomparso il 3 settembre». Lo rende noto il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni.

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