sabato 22 agosto 2009
Hanno preso il via ieri, guidati dal vescovo Andrich, gli «esercizi spirituali itineranti» promossi dalla diocesi di Belluno e Feltre. Per i «viandanti» che hanno aderito, ogni giorno Messa, meditazione, condivisione di vita e l’incontro con le comunità delle «terre alte».
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Le Dolomiti patrimonio dell’umanità, come da poco le ha proclamate l’Une­sco. Ma anche luogo dell’esperienza credente, personale e comunitaria. Dell’in­contro con Dio e con la sua Chiesa, nella bel­lezza della natura, nell’accoglienza delle co­munità che abitano le 'terre alte'. Hanno pre­so il via ieri – su iniziativa della diocesi di Bel­luno- Feltre – gli esercizi spirituali itineranti sul Cammino delle Dolomiti. Nella seconda edi­zione, i settanta partecipanti sono guidati dal vescovo di Belluno-Feltre, Giuseppe Andri­ch, da Alleghe a Cortina d’Ampezzo. Toccan­do Pieve di Livinallongo e passo Falzarego, i partecipanti stanno percorrendo le tappe 11 e 12 del Cammino delle Dolomiti, che ne con­ta in tutto trenta. Nonostante i duemila metri di dislivello da fa­re in salita e i disagi di uno stile che gli orga­nizzatori hanno voluto mantenere spartano – la notte tra ieri e oggi i pellegrini sono stati ospitati nelle camerate della Caserma degli Alpini di Arabba – le iscrizioni hanno rag­giunto il tetto massimo previsto per garanti­re all’esperienza la forte tensione spirituale che andrebbe a scemare nel caso di un grup­po troppo vasto. «Tensione spirituale ali­mentata dalle meditazioni del vescovo – di­ce il coordinatore diocesano per il Cammino delle Dolomiti Luigi Guglielmi – ma che è un aspetto sempre evidente lungo il percorso». Il Cammino delle Dolomiti è sorto dalla te­nacia di un gruppo di laici che hanno credu­to alle proposte del Sinodo diocesano, ini­ziato nel 2001 e chiuso nel 2006. Il Sinodo, «cammino insieme» per dar ragione all’eti­mologia, aveva auspicato tra l’altro un sim­bolo reale dello spirito sinodale: il «Cammi­no delle Dolomiti», appunto, che è diventa­to percorso, tabellazione, carta geografica ap­positamente stampata e soprattutto invito al pellegrinaggio. «Finora la gestione del 'Cam­mino' si è retta in buona parte sul volonta­riato ma sta diventando interessante anche per i tour operator, attratti da un percorso a­perto a tutti che permette di avvicinare i luo­ghi dove più si rivela la natura e la cultura del­la montagna», prosegue Guglielmi. I pelle­grini però hanno chiaro il loro stile e non si lasceranno prendere dalla mondanità e dal­la superficialità che rischiano di contagiare a volte l’approccio alle terre alte. La Messa quo­tidiana, l’accoglienza dei parroci delle varie comunità toccate dal percorso, le due medi­tazioni al mattino e alla sera, la condivisione aiuteranno a creare una vera comunità di pre­ghiera. « Salire è il tema del primo giorno, Seguire quello del secondo giorno, Pensare quello del terzo – spiega il vescovo Andrich –. Ci lasce­remo guidare da brani del Vangelo di Luca, il Vangelo del prossimo anno liturgico, di cui u­na copia sarà distribuita a tutti». Prosegue il presule: «Il percorso spirituale si intreccia al­l’esperienza dell’ascesa in montagna, vissu­ta secondo la chiamata che Luca, evangelista missionario, propone a tutti». Nella busta consegnata a tutti i pellegrini anche un opu­scolo con riferimenti ai santi venerati nella zo­na tra Alleghe e Cortina. Gli esercizi spirituali itineranti sono iniziati con il suono delle campane di Alleghe: nella chiesa parrocchiale sulle rive del lago il ve­scovo ha proposto venerdì mattina la prima meditazione. La salita ha visto una sosta nel piccolo paese di Laste dove il gruppo degli Alpini in congedo ha accolto i pellegrini e ha servito loro il rancio preparato con la cucina da campo. Oggi e domani sono i rifugi alpini a predisporre i pasti e l’accoglienza per i pel­legrini. «Sono stati contentissimi di accoglie­re la proposta, nonostante questo voglia di­re rifiutare la clientela occasionale per tene­re riservati circa 50 coperti e posti letto», te­stimonia Guglielmi. La conclusione domani a Cortina d’Ampezzo, con la Messa delle 12 assieme alla comunità parrocchiale. Cammino delle Dolomiti: un’immagine degli «esercizi spirituali itineranti» dello scorso anno promossi dalla diocesi di Belluno-Feltre
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