martedì 17 novembre 2009
Manifestazioni in tutta Italia per la Giornata internazionale del diritto allo studio e contro la Gelmini. Nel capoluogo lombardo scontri con la polizia e atti vandalici: 4 i ragazzi portati in questura. Roma e Napoli paralizzate, proteste anche a Torino e Palermo.
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Gli studenti italiani sono scesi in piazza in tantissime città italiane in occasione della Giornata internazionale del diritto allo studio. L'iniziativa quest’anno viene rappresentata con lo slogan «Education is not for sale»: la scuola non è in vendita. Così sono migliaia gli studenti in tutto il mondo scesi in piazza per chiedere garanzie sul diritto all’istruzione da mantenere come un bene pubblico e non privatizzato, come sta accadendo, invece, in diversi paesi via di sviluppo. In Italia ci sono stati almeno 50 cortei, e poi presidi e occupazioni simboliche. Ma la protesta, si diceva, è mondiale. Infatti a Bruxelles si svolge un’assemblea internazionale, cui partecipa anche una delegazione di nostri studenti. In Italia la mobilitazione - cui hanno aderito l’Unione degli universitari, il coordinamento degli studenti universitari «Link», l’Unione degli studenti e la Rete degli studenti - interessa la maggior parte degli atenei italiani, ma anche il mondo della scuola. Oltre che nelle città principali manifestazioni e cortei si svolgono ad Ancona, Padova, Forlì, Torino, Parma, Ferrara, Catania, Perugia, Lecce, Cagliari, Genova, Pavia. A Milano tensioni e quattro fermi. A Milano sono quattro gli studenti fermati durante il corteo che stamane ha preso il via da Largo Cairoli. Proprio nelle fasi iniziali ci sarebbero stati una serie di scontri con tanto di cassonetti ribaltati. Almeno quattro ragazzi sono stati fermati e portati in questura per l'identificazione e per decidere eventuali misure cautelari nei loro confronti. Il corteo ha continuato il suo percorso lungo le strade del centro e si è diretto nella sede universitaria di via Larga.Anche a Torino un grande corteo. Nel capoluogo del Piemonte gli studenti hanno lanciato uova contro la sede regionale del Miur per protestare contro la riforma Gelmini. Al corteo partecipano migliaia di studenti degli istituti superiori e dell'università. Alla partenza, in piazza Arbarello, i manifestanti hanno dedicato un lungo applauso a Vito Scafidi, lo studente di 17 anni morto il 22 novembre dello scorso anno sotto le macerie della contro-soffittatura della sua classe, la 4a D del liceo scientifico Charles Darwin di Rivoli. Il serpentone colorato ha poi raggiunto la sede del Miur, dove oltre alle uova sono stati lanciati alcuni rotoli di carta igienica, e poi si è diretto alla sede dell'amministrazione provinciale.Roma: «Siamo in diecimila». Nella Capitale hanno protestato insieme studenti delle scuole superiori e universitari sfilando in corteo affinchè siano garantiti più fondi per il diritto allo studio. «Siamo in diecimila», hanno detto i manifestanti, accompagnati anche da una delegazione di studenti iraniani che hanno protestato in occasione della giornata mondiale dello studente. Il corteo partito da piazza Vittorio fino all'università La Sapienza. A Napoli traffico paralizzato. Traffico paralizzato anche Napoli per la manifestazione degli studenti che si oppongono in particolare ai tagli della riforma Gelmini. Due i cortei partiti martedì mattina. L’Unione studenti si è data appuntamento alle ore 9 in piazza Mancini mentre i collettivi studenteschi alle 9.30 in piazza del Gesù. Entrambi i cortei hanno poi raggiunto, attraversando le vie del centro cittadino, piazza Plebiscito. Paralisi del traffico veicolare nell’intera city. Disagi per residenti e passeggeri dei mezzi pubblici che hanno dovuto attendere ore per poter usufruire di tram e autobus. La situazione è resa ancora complicata dalle decine di cantieri aperti nelle strade principali e non solo del capoluogo campano. L'onda anche a Palermo. A Palermo gli studenti universitari e medi del movimento «Onda Anomala» hanno occupato contemporaneamente a Palermo l'assessorato regionale alla Pubblica istruzione e l'istituto magistrale Regina Margherita, con un'impennata della protesta che era iniziata in mattinata con un corteo. Un centinaio di universitari delle Facoltà di Lettere e filosofia e di Scienze sono entrati nei locali dell'assessorato regionale per manifestare contro il nuovo ddl Gelmini e chiedere alla Regione Siciliana di non recepire la riforma e anzi di potenziare con investimenti nella la ricerca pubblica. Gli studenti medi hanno invece occupato la succursale del «Regina Margherita», in piazza Guzzetta, dove hanno organizzato dibattiti e spettacoli contro la Gelmini.
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