mercoledì 7 giugno 2017
Il boss segue, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, il processo d'appelloche lo vede imputato come mandante dell'atto terroristico con 16 morti e 260 feriti
Riina assiste in videoconferenza al processo per la strage del Rapido 904
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Il boss mafioso Totò Riina sta seguendo, collegato in videoconferenza dal carcere di Parma, il processo davanti alla Corte di assise di appello di Firenze che lo vede imputato come mandante della strage del treno Rapido 904, che il 23 dicembre 1984 fece 16 morti e oltre 260 feriti per lo scoppio di una bomba sul convoglio Napoli-Milano. Riina è l'unico imputato. In primo grado, il 14 aprile 2015, venne assolto dalla Corte d'assise di Firenze "per non aver commesso il fatto". Riina segue lo svolgimento del processo disteso su una barella. Nell'udienza del 27 aprile scorso fu necessario interrompere la sessione per consentire l'intervento del personale sanitario per assistere Riina. Nei giorni scorsi vi sono state reazioni contrastanti alla sentenza della Cassazione che aveva posto la questione di una "morte dignitosa" per Riina.

Era stata la Procura generale di Firenze a impugnare la sentenza di assoluzione in primo grado di Riina. Il boss mafioso è accusato di essere il mandante, il determinatore e l'istigatore dell'attentato che costò la vita a 16 passeggeri e dove rimasero ferite 267 persone. Per la strage del Natale 1984 sono stati già condannati in concorso, in via definitiva, i boss Giuseppe Calò, Guido Cercola, Franco Di Agostino e l'artificiere Friedrich Schaudinn. Le indagini che hanno portato al processo di Riina furono riaperte sette anni fa.

La strage terroristica del 23 dicembre 1984, con una bomba fatta scoppiare alle ore 19.08 all'interno della grande galleria dell'Appenino tosco-emiliano a San Benedetto Val di Sambro, sarebbe stata commessa, secondo l'atto di accusa della Procura di Firenze, "al fine di agevolare od occultare" l'attività di Cosa Nostra per mantenere e assicurare "l'impunità degli affiliati e garantendo la sopravvivenza della stessa organizzazione".

Riina sta seguendo il processo disteso su una barella. Nelle scorse udienze, il suo difensore, Luca Cianferoni, aveva sottolineato le difficoltà di Riina, 87 anni, a seguire il processo a causa delle sue condizioni di salute. Riina, in ogni caso, appare lucido.

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