Uno studente su tre ha visto on line messaggi d'odio. Metà non ha reagito

Alla Cattolica di Milano 1.400 insegnanti hanno partecipato al corso "Parole a scuola", con la ministra Fedeli. Il Manifesto della comunicazione non ostile
February 8, 2018
Uno studente su tre ha visto on line messaggi d'odio. Metà non ha reagito
Foto archivio Ansa
Il 31% dei ragazzi fra gli 11 e i 18 anni ha visto on line messaggi di odio e il 58% non ha fatto nulla. Il dato scandito nell’aula magna dell’università Cattolica di Milano davanti a 1.400 insegnanti riuniti per la manifestazione “Parole a scuola” serve a capire che le parole possono ferire, calunniare, distruggere. Soprattutto nel mondo del web. Una giornata di formazione gratuita alla presenza della ministra Valeria Fedeli che ha coinvolto studenti e docenti per diffondere nelle scuole italiane il “Manifesto della comunicazione non ostile” (LEGGI QUI). L’iniziativa è promossa dall’associazione temporanea di scopo “Parole O_Stili”, di cui l’ateneo di largo Gemelli è partner.
Docenti della scuola primaria e secondaria hanno preso parte a dibattiti e laboratori sul tema delle competenze digitali e della
comunicazione consapevole e informata in rete. Fedeli ha messo in evidenza i rischi di internet e snocciolato i dati del fenomeno. Il 97% dei ragazzi fra i 15 e i 17 anni usa lo smartphone per navigare e ben il 51% ha fra i 9 e i 10 anni.
L’88% utilizza internet a casa e il 74% quando è fuori. Circa il 77% dei ragazzi usa il web tutti i giorni per comunicare e il 26% a scuola (a titolo individuale). Infine, ben il 37% usa ogni giorno internet per fare i compiti. Dati che rendono l’idea della diffusione della rete. Dei pericoli e delle opportunità. Per coglierle la bussola è la nostra Costituzione che, ha ricordato Fedeli, è stata distribuita quest’anno agli studenti in occasione dei 70 anni dalla sua promulgazione. Un libretto delle istruzioni per le ragazze e i ragazzi che insegna il rispetto dell’individuo.

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