lunedì 21 settembre 2009
Le tensioni tra i rappresentanti dei centri di riabilitazione e la polizia dinanzi alla sede della giunta regionale della Campania. I manifestanti, che erano insieme anche ad alcuni pazienti dei centri di riabilitazione, manifestavano contro i ritardi nei pagamenti da parte dell'Asl. La questura: «Nessuna carica, e nessun disabile per strada».
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Tensioni tra i rappresentanti dei centri di riabilitazione e la polizia si sono registrate oggi dinanzi alla sede della giunta regionale della Campania, in via Santa Lucia. I manifestanti, che erano insieme anche ad alcuni pazienti dei centri di riabilitazione, hanno iniziato a sfilare anche sul lungomare e la polizia ha rimosso i blocchi. Alcuni manifestanti sono stati colti da malore. I manifestanti protestano contro i ritardi nei pagamenti da parte dell' Azienda sanitaria locale Napoli 1. Così alcuni centri rischierebbero di chiudere. Alcuni manifestanti sono stati condotti in questura per essere identificati.La versione della questura: «Nessuna carica». "Non c'è stata alcuna carica né ci sono stati disabili coinvolti". Il questore di Napoli, Santi Giuffrè, ricostruisce così i momenti di tensione registrati oggi tra via Santa Lucia e via Caracciolo a seguito di una manifestazione di protesta degli operatori dei centri di riabilitazione. "I manifestanti - si tratta degli operatori socio sanitari e  non disabili - continuavano ad occupare la strada da ben quattro ore nonostante l'incontro fissato con una loro delegazione all'assessorato alla Sanità per le 14. A questo punto li abbiamo solo invitati energicamente a lasciare la strada", aggiunge ancora il questore. "C'erà una sola persona in carrozzella e gli agenti - aggiunge Giuffrè - hanno provveduto a 'blindarlà proprio per garantire la sua incolumità". Il questore, infine, precisa che "non c'è stato alcun arresto. Alcune persone sono state condotte in questura per essere identificate. Valuteremo alcune posizioni". Tutto ciò è stato già riferito da Giuffrè al vicecapogruppo ala Camera del Pdl, Marcello Taglialatela, che aveva sollecitato chiarimenti sull'accaduto.
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