
I migranti soccorsi a bordo della nave Ong Ocean Viking - SosMediterranee
Nelle stesse ore in cui il mondo rivolge il suo ultimo saluto a papa Francesco, continuano ad arrivare, sull’isola di Lampedusa, anche gli “ultimi”: i migranti che fuggono dal Nord Africa. Si tratta di quasi 700 persone che sono state accolte sull’isola, nella sola giornata di ieri, a seguito di diversi sbarchi, autonomi e operazioni di soccorso da parte della Guardia costiera. In tutto sette per complessive 524 persone. Salgono così a 690 gli ospiti nell’hotspot di Contrada Imbriacola. L’ultimo gruppo, composto da 139 migranti, è giunto a Lampedusa ieri pomeriggio dopo che le motovedette di Capitaneria e guardia di finanza hanno agganciato due barconi. A bordo 66, fra cui una donna e 4 minori, pachistani, egiziani, bengalesi, siriani e 73, fra cui 11 donne e 1 minori, eritrei, gambiani, guineani, ivoriani, somali, sudanesi, etiopi e nigeriani. Tutti hanno riferito d'essere salpati da Abu Kanmash e Zuwara in Libia.
Altri quattro sbarchi con complessivi 317 migranti sono stati soccorsi, sempre nel corso del pomeriggio, dalle motovedette di guardia di finanza, capitaneria di porto e di Frontex. Sulle imbarcazioni, con a bordo da 58 a 100 bengalesi, pachistani, egiziani e marocchini, Tutti i gruppi, fra cui donne e minorenni, hanno riferito d'essere salpati da Zuwara e Mellitah in Libia. I migranti hanno raccontato di aver pagato 6 mila dollari per la traversata.
In 59 soccorsi dalla nave Ong Ocean Viking
Nello stesso giorno c'è anche un nuovo soccorso nel Mediterraneo centrale per la Ocean Viking. L'equipaggio della nave umanitaria di Sos Mediterranee ieri mattina ha tratto in salvo 59 naufraghi, tra cui una donna e 10 minori non accompagnati, che si trovavano su una barca in vetroresina "stracarica" in Sar libica. «Nessuno aveva il giubbotto di salvataggio», raccontano da Sos Mediterranee, spiegando che «finito il soccorso, un conducente con il volto coperto ha lasciato la scena ad alta velocità. Diversi sopravvissuti erano esausti e in ipotermia, uno è collassato e sta ricevendo le cure a bordo dell'Ocean Viking», aggiungono dall'Ong. «Siamo profondamente preoccupati - spiega Sos Mediterranee - per il moltiplicarsi di attori non statali e milizie nel Mediterraneo centrale, che mettono a rischio la vita delle persone».