giovedì 19 novembre 2009
La superteste Minardi ha riconosciuto la voce del telefonista Mario. «Confermo che è morta, il corpo a Torvajanica». L'uomo in stato di libertà è un pregiudicato affiliato alla banda della Magliana.
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La procura della Repubblica che indaga sul caso di Emanuela Orlandi, scomparsa in circostanze misteriose all'età di quindici anni nel giugno 1983, ha indagato per la prima volta una persona a 26 anni dai fatti.Secondo quanto riferito da fonti investigative, alla decisione gli inquirenti sono giunti dopo la testimonianza di Sabrina Minardi, che fu la prima fidanzata di Enrico De Pedis, considerato il capo della banda della Magliana.Tale testimonianza avrebbe indicato in un meglio precisato "Mario" l'autore della telefonata giunta a casa Orlandi pochi giorni dopo la sparizione della ragazza. La procura di Roma ha pertanto iscritto nel registro degli indagati la persona, di cui non si conosce il nome.Figlia di un dipendente del Vaticano, la Orlandi è stata al centro di una misteriosa vicenda, che ha visto coinvolte oltre alla Banda della Magliana, potente gruppo criminale che operò dagli anni Settanta, l'Istituto per le Opere di Religone (Ior), Banco Ambrosiano e servizi segreti. Della sua scomparsa aveva parlato anche Alì Agca, estremista turco detenuto per aver attentato alla vita di Giovanni Paolo II.

 

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