martedì 13 giugno 2017
La presidente della Commissione riferisce sulla visita compiuta ieri nell'ospedale e nella cella del boss a Parma. «Diritto a morire fuori dal carcere non è riconosciuto dalle leggi vigenti»
Bindi: Riina ancora pericoloso. Lo Stato gli garantisce dignità di vita
COMMENTA E CONDIVIDI

Totò Riina «gode di ogni assistenza medica e vive una situazione carceraria che gli garantisce dignità di vita. Lo Stato vince quando garantisce tutto questo, non quando libera qualcuno che è ancora capo di Cosa nostra». La presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, ha aperto la seduta odierna dell'organismo fornendo un resoconto del sopralluogo svolto ieri senza preavviso da lei stessa e dai vicepresidente Claudio Fava e Luigi Gaetti presso l'Ospedale Maggiore di Parma, dove Riina è ricoverato in regime di 41 bis. I tre non hanno interloquito con il detenuto, ma hanno potuto constatare che «era in sedia in rotelle, in buon ordine, con sguardo vigile: si alimenta autonomamente, è sotto osservazione medica e costantemente assistito da un'equipe di infermieri».



«È stato e rimane il capo di Cosa Nostra»

A Riina, dunque, è «ampiamente assicurato il diritto, innanzitutto, ad una vita dignitosa e, dunque, a morire, quando ciò avverrà, altrettanto dignitosamente a meno che non si voglia postulare l'esistenza di un diritto a morire fuori dal carcere non riconosciuto dalle leggi vigenti», ha proseguito Bindi. La non opportunità di far uscire dal carcere il boss viene motivata dalla presidente dell'Antimafia con il fatto che «è stato e rimane il capo di Cosa Nostra» e «conserva immutata la sua pericolosità concreta e attuale, è perfettamente in grado di intendere e volere, non ha mai esternato segni di ravvedimento». La delegazione della Commissione Antimafia si è recata ieri anche presso la casa di reclusione di Parma, dove ha visitato la cella in cui Riina è stato collocato fino al gennaio 2016 e dove potrebbe rientrare nel caso in cui il suo stato di salute dovesse consentirlo. Il direttore del carcere - riferisce Bindi - ha detto che è già stato realizzato il progetto, di cui la Commissione ha visionato copia, per ampliare la stanza, in modo sia di installare un letto ospedaliero più moderno di quello già presente, sia di creare un bagno accessibile con la sedia a rotelle. Infine, per consentire al personale della Asl di somministrare con maggiore facilità i trattamenti riabilitativi. I lavori, fa sapere Bindi, «avranno inizio oggi e richiederanno pochi giorni lavorativi».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: