Una barca a vela si è ribaltata ieri pomeriggio con alcune decine di immigrati clandestini lungo il tratto di mare a nord di Brindisi, nei pressi di Santa Sabina, località balneare di Carovigno, poco distante dall’oasi protetta di Torre Guaceto. In serata sono stati recuperati tre cadaveri stesi sulla battigia coperti da un lenzuolo, mentre sono cinquantadue i superstiti che hanno raggiunto la costa o sono stati riportati a riva dai mezzi dei soccorritori, le motovedette della Capitaneria di porto di Brindisi e quelle dei carabinieri, della Polizia, dei vigili del fuoco, alle quali si è unito un elicottero della Guardia di finanza. Come a dire che il bilancio di questa nuova tragedia dell’immigrazione clandestina è provvisorio, suscettibile di conoscere un tragico aggravarsi, mentre le operazioni di soccorso non si sono mai fermate, nonostante l’oscurità e il mare agitato.A lanciare l’allarme, intorno alle 17.30 di ieri, è stato un uomo che ha udito le urla degli immigrati provenienti dal mare. La macchina dei soccorsi si è immediatamente mossa, con l’allerta agli ospedali e l’allarme a forze dell’ordine e soccorritori, compresi numerosi volontari della protezione civile: quando i mezzi di Capitaneria e carabinieri hanno raggiunto quel tratto di mare, alcuni immigrati avevano già raggiunto terra, altri sono stati issati a bordo e nel contempo sono stati recuperati due cadaveri, mentre altri corpi - stando alle dichiarazioni raccolte dai soccorritori dalle radio di servizio - inesorabilmente galleggiavano nell’ampio tratto di mare interessato dalla tragedia.br>Non si conosce il porto di origine del viaggio. Il natante sarebbe partito dalla Turchia cinque giorni fa. Ma è certo che un’antica rotta della speranza, quella che utilizza le correnti del Mediterraneo orientale, questa volta è risultata fatale ad un’ottantina di uomini, per la maggior parte di nazionalità pakistana. Nella tarda serata di ieri, quando erano sul posto anche l’assessore regionale alla Protezione civile Fabiano Amati, il prefetto e i vertici di tutte le forze dell’ordine, le operazioni di soccorso erano in pieno svolgimento: 22 superstiti erano stati alloggiati nel centro della Nostra Famiglia a Carovigno; altri 30 attendevano il pullman della prefettura per un alloggio in strutture caritative. Chi manca all’appello, rispetto alle 54 presenze accertate sull’imbarcazione? Chi ha sostenuto ne manchino una decina, chi molti di più perché forse sull’imbarcazione si era intorno all’ottantina.
Appena informato, l’arcivescovo di Brindisi- Ostuni, Rocco Talucci, si è messo in contatto con i vertici delle forze dell’ordine. Il presule stamane sarà sul luogo della tragedia. «Mentre, come sempre, la nostra Chiesa locale si prepara ad accogliere i migranti – ha detto Talucci –, questa volta dobbiamo prepararci anche a pregare per le loro anime, oltre che a soccorrere chi è riuscito a trarsi in salvo».