venerdì 9 aprile 2021
Effetto collaterale della pandemia: a Milano i reati crollano del 32%. Controlli nelle strutture per anziani: denunce e 4 chiusure
Sono 18.938 i nuovi positivi, 460 morti (+258 "arretrati" della Sicilia)

Reuters

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Sono 18.938 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 17.221. Sono invece 460 le vittime in un giorno (ieri 487), a cui però si devono aggiungere 258 deceduti in Sicilia non conteggiati in precedenza.

Sono 362.973 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 362.162. Il tasso di positività del 5,2%% (ieri era al 4,7%, quindi è salito dello 0,5).

Oggi risultano 3.603 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, 60 in meno rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 192 (ieri 259). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.146 persone, 705 in meno rispetto a ieri.

L'analisi di Silvio Brusaferro, presidente dell'Iss​

"La curva in Italia ha raggiunto un plateau mentre negli altri Paesi c'è una ricrescita. C'è in Italia una decrescita lenta e la maggioranza delle regioni sono in decrescita per l'incidenza, tuttavia ci sono ancora alcune Regioni in crescita". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio della Cabina di Regia organizzata dal ministero della Salute.

Brusaferro ha aggiunto che "l'età media dei casi rimane sempre sotto i 50 anni e crescono gli asintomatici. La decrescita dei casi sta coinvolgendo tutte le fasce d'età, inclusi i giovani, tenendo però conto della chiusura delle scuole".

In quanto al livello di occupazione nelle terapie intensive "si sta stabilizzando intorno al 41% e siamo quindi arrivati sostanzialmente ad un plateau, così come per le aree mediche. In generale prima si muove il dato Rt, poi incidenza e ricoveri e per ultimi si muovono i dati sulla mortalità. Quindi ci attendiamo che inizino a decrescere anche i decessi".

Brusaferro ha concluso "Rt è in decrescita ma 8 regioni lo hanno sopra l'1, mentre le terapie intensive si stanno stabilizzando sul 41% di occupazione ma sempre sopra la soglia di allerta del 30% e c'è un sovraccarico dei servizi sanitari. Anche l'incidenza è sempre elevata e circolano molto le varianti. Quindi bisogna adottare ogni misura utile per il contenimento del contagio".

I numeri delle regioni​

In Lombardia calano i ricoveri, ma, con 56.476 tamponi effettuati, sono 3.289 i nuovi casi positivi. E cresce il tasso di positività al 5.8% (ieri 4.6%). Sono in calo invece i ricoverati sia in terapia intensiva (-2, 828) sia soprattutto negli altri reparti (-249, 6.252). I decessi sono 92 per un totale complessivo di 31.595 morti in regione dall'inizio della pandemia. Per quanto riguarda le province, sono 881 i nuovi casi nella città metropolitana di Milano, di cui 310 a Milano città, 512 a Brescia, 319 a Varese, 257 a Monza e Brianza, 241 a Bergamo, 228 a Pavia, 213 a Como, 155 a Mantova, 116 a Lecco, 109 a Cremona, 108 a Sondrio e 66 a Lodi.

Tornano a salire i nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna mentre i ricoveri sono in calo. Altre 36 le vittime con Covid-19, tra cui una donna di 49 anni a Reggio Emilia. Il bollettino odierno della Regione evidenzia 1.488 contagi su 26.970 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore. Età media 43 anni. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 343 (-9 rispetto a ieri), 2.917 quelli negli altri reparti Covid (-134). Tra le province in testa Modena con 297 nuovi casi, seguita da Bologna con 203 più 35 del comprensorio imolese.

Anche in Sardegna i contagi sono in aumento. Sono 48.315 i casi di positività al Covid-19 accertati nell'isola dall'inizio dell'emergenza. Nell'ultimo aggiornamento dell'Unità di crisi regionale sono stati rilevati 380 nuovi casi contro i 305 di ieri. In totale sono stati eseguiti 1.057.452 tamponi, per un incremento complessivo di 7.955 test rispetto al dato precedente. Il rapporto casi positivi-tamponi eseguiti segna per l'Isola un tasso di positività del 4,7%. Si registrano anche quattro nuovi decessi (1.259 in tutto). Ancora in sofferenza gli ospedali. Sono 321 i pazienti attualmente ricoverati in reparti non intensivi (+19), 50 (+1) quelli in intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 16.078.

In Sicilia, considerata la repentina evoluzione dei contagi e la diffusione delle varianti del Covid il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha appena firmato un'ordinanza che dispone la zona rossa in tutti i Comuni della Città metropolitana di Palermo a partire da domenica 11 e fino a giovedì 22 aprile. Stesse restrizioni, come richiesto dai Comuni e a seguito delle relazioni delle Asp, a Marsala, in provincia di Trapani, e a San Cataldo, nel Nisseno, con la stessa durata.

Oggi in Puglia su 14.281 test analizzati, sono risultati 1.791 casi positivi, con una incidenza del 12,54% (ieri era del 13,25%). Sono stati inoltre registrati 48 decessi (ieri 51), quasi la metà in provincia di Bari. I ricoveri diminuiscono a quota 2.240 (36 in meno di ieri). Aumenta il numero dei pugliesi attualmente positivi, sono 51.047 (sui complessivi 207.367 contagiati da marzo 2020). La più colpita è la provincia di Bari dove oggi si sono registrati 625 nuovi contagiati. Seguono: 177 in provincia di Brindisi, 176 nella provincia BAT, 296 in provincia di Foggia, 176 in provincia di Lecce, 327 in provincia di Taranto, 5 casi di residenti fuori regione, 9 casi di provincia di residenza non nota.

In Veneto la situazione migliora con meno ricoverati è un tasso di incidenza basso. Sono 988 i positivi registrati nelle ultime 24 ore in regione, con una incidenza del 2,74%. Lo riferisce il presidente del Veneto Luca Zaia. Gli infetti totali dall'inizio dell'emergenza salgono a quota 393.282. I morti in un giorno sono 38, portando il totale a 10.899. Il numero degli attualmente positivi in Veneto è di 32.918. I ricoverati in meno sono complessivamente 74 (il numero è 2.194:, 1886 in area non critica (-61), 308 in area critica (-13). "Oggi mi sembra un buon bollettino" ha commentato Zaia.

E i numeri migliorano pure in Lazio. "Trend in calo dei casi, rispetto a venerdì della settimana precedente sono 555 in meno. In questa settimana vi è stata complessivamente una riduzione dei casi rispetto alla scorsa pari all'8,4%" . Lo dice l'assessore regionale alla Sanità, Alessio D'Amato.

Nuova impennata di ricoveri per il Covid 19 nelle ultime 24 ore in Calabria dove si contano 512 nuovi casi: sono 17 gli ingressi nei reparti (465 il totale) e uno in più nella terapia intensiva (39). Sempre alto il numero dei decessi 7 che portano a 890 il totale delle vittime dall'inizio della pandemia. I tamponi eseguiti sono stati 3.945 su 3.470 soggetti testati. Gli isolati a domicilio sono 240 e 247 i guariti. Attualmente i casi attivi ammontano a 12.047 mentre quelli chiusi 38.564.

Se alcune Regioni procedono lentamente con la vaccinazione degli over 80 in Abruzzo la somministrazione del vaccino anti Covid alle fasce più a rischio procede al contrario speditamente. "I dati Istat certificano che
l'Abruzzo ha vaccinato il 70% della popolazione over 80 - conferma il responsabile regionale per le vaccinazioni Maurizio Brucchi - percentuale che sale all'85% se consideriamo chi si era iscritto alla piattaforma e dunque aveva espresso la volontà di vaccinarsi. Si tratta di una percentuale molto più alta di quella nazionale".

A Milano crollano i reati a causa della pandemia​

In Lombardia la pandemia ha mostrato un effetto collaterale sul fronte della sicurezza pubblica. Sono infatti crollati i reati a Milano. Secondo i dati annuali sull'andamento della criminalità diffusi oggi dalla Polizia di Stato nel capoluogo lombardo il totale dei reati, nel confronto con il 2020, è calato del 32,11%.

Nella diminuzione dei reati nel confronto con il 2019 (e non 2020 come scritto in precedenza) si registra un generale calo dei numeri in tutti i settori. In particolare, il crollo dei furti (-43,95%), soprattutto di quelli in abitazione (-45,08%), degli omicidi (-12,50%), delle lesioni (-23,44%), delle rapine (-15,63%), e dei reati connessi agli stupefacenti (-13,43%). In diminuzione anche gli arresti (-14,04%) e i denunciati (-2,95%).
Tutti numeri secondo la Questura ampiamente spiegabili con la situazione pandemica del 2020.

In controtendenza, purtroppo, solo le violenze sessuali (+0,74%) mentre si registra un'ovvia impennata delle persone e dei veicoli controllati (rispettivamente +19,53% e +65,01%). I sequestri di eroina sono aumentati dell'849,59%, a conferma della sua grande diffusione e del contrasto ad essa.

In lieve diminuzione anche i maltrattamenti in famiglia (-2,15%) a indicare che la vita costretta in casa "non ha determinato, come si temeva, un aumento delle violenze".

Treni a prova di Covid. Sperimentazione in Lombardia

Sempre in Lombardia l presidente regionale Attilio Fontana ha firmato un'ordinanza che dà il via libera
(sperimentale) ai treni covid-tested, dove i passeggeri potranno salire solo previo tampone negativo. In questa fase le aziende ferroviarie potranno istituire collegamenti di questo tipo solo fra Milano e Roma. I viaggiatori dovranno presentare il risultato negativo di un tampone eseguito nelle ultime 48 ore oppure fare il test (gratuito) prima di salire sul treno. Esentati solo i bambini fino ai sei anni.

Le aziende ferroviarie dovranno informare la Regione su quali corse saranno covid-tested e soprattutto dovranno informare i passeggeri. A loro carico sarà l'allestimento delle aree per i tamponi e il costo degli esami. Chi non intende presentare il risultato del tampone e non intende eseguirlo in stazione sarà spostato su altre corse. Mentre chi risulterà positivo, dovrà seguire le normali procedure previste in questo caso. L'azienda ferroviaria dovrà rimborsargli l'intero costo della corsa o, su sua richiesta, emettere un voucher valido per almeno 18 mesi.

Controlli dei Nas nelle Rsa e case di riposo

Sono 337 le strutture per anziani ispezionate dai Carabinieri del Nas durante le festività pasquali, nell'ambito di una intensa campagna su tutto il territorio nazionale finalizzata all'accertamento del rispetto dei livelli di assistenza e cura. Dai controlli è emerso che 56 strutture socio-sanitarie e ricettive, pari al 17% di quelle ispezionate, presentavano irregolarità che andavano da una ridotta dotazione del personale a carenze igieniche e mancato rispetto delle norme anti-Covid.

Il monitoraggio, condotto dal 2 al 6 aprile, ha riguardato residenze assistenziali assistite (Rsa), case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, ed è stato predisposto, d'intesa con il Ministero della Salute, nel periodo festivo durante il quale può registrarsi una riduzione degli operatori, causando una diminuzione del livello dei servizi e un aumento di situazioni di abbandono, le cui conseguenze negative possono accentuarsi nel contesto della pandemia.

Nel corso della vigilanza sono state contestate 16 sanzioni penali e 50 amministrative, principalmente dovute a carenze igieniche e strutturali, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza massima autorizzata, spesso collocati in ambienti eccessivamente ristretti, nonché inosservanza delle misure anti-Covid, come la mancata sanificazione periodica e la mancata formazione del personale in materia di prevenzione alla diffusione del contagio. Ma anche situazioni di ridotta assistenza fornita agli anziani per via di un numero insufficiente di operatori per turno di servizio, a volte anche privi di qualifica professionale rispetto alle mansioni richieste.

A causa di gravi violazioni accertate, è stata disposta l'immediata chiusura di 4 strutture e gli anziani presenti sono stati trasferiti presso le famiglie di origine o in altre strutture.

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