sabato 4 aprile 2020
Il blocco quasi totale stabilito da Governo e Monopoli fa emergere il grande affare di slot, Vlt e scommesse. In testa alla classifica negativa proprio alcune delle regioni più colpite dal contagio
Azzardo, 15mila sale chiuse, 63mila esercizi commerciali con slot spente

Ansa

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Quasi 63mila esercizi commerciali con le slot spente, poco meno di 5mila sale Vlt chiuse, più di 10mila agenzie e punti scommesse chiusi. Molte meno, "solo" 203, ma altrettanto chiuse le sale bingo. Sparse in tutta l'Italia ma, coincidenza, concentrate soprattutto nelle regioni più colpite dal contagio. È il grande affare dell'azzardo attualmente bloccato. Ci voleva l'emergenza coronavirus, il decreti del governo e le determinazioni dell'Agenzia dei Monopoli per far emergere questi enormi numeri. Che confermano la abnorme crescita del settore e la necessità di una drastica cura dimagrante. I numeri sono quelli ufficiali dei Monopoli, in parte elaborati dalla testata specializzata Agimeg. Numeri che dovrebbero far riflettere in questi giorni di blocco totale, anche in vista della ripresa, sulla necessità di una riforma complessiva del settore. Proviamo a scorrere questi numeri. Gli esercizi commerciali con slot machine (in gran parte bar e tabaccai) sono 62.894. Tra le regioni che ne hanno di più troviamo Lombardia (10.718), Veneto e Trentino Alto Adige (6.152), Campania (6.099), Lazio (5.970), Puglia, Basilicata e Molise (5.315), Emilia Romagna (5.239), Toscana (3.980), Sicilia (3.897). Le sale Vlt chiuse sono invece 4.979. Non molto diversa la classifica regionale: Lombardia (746), Campania (572), Veneto e Trentino Alto Adige (551), Lazio (535), Piemonte e Valle d'Aosta (422), Puglia, Basilicata e Molise (410), Emilia Romagna (389), Toscana (347). Ricordiamo che tra gli esercizi commerciali ci sono i bar totalmente chiusi e i tabaccai che restano invece aperti ma dove tutto l'azzardo è sospeso tranne i Gratta&Vinci. Chiuse dal 10 marzo tutte le sale completamente dedicate all'azzardo come quelle Vlt e quelle scommesse. Queste ultime sono le 3.127 agenzie e altre 2.453 che hanno aderito alla Sanatoria e nella stragrande maggioranza sono sempre agenzie. Dunque in tutto sono 5.580 le sale destinate alle scommesse chiuse. Per queste i dati regionali sono diversi dalle slot. In testa troviamo, infatti la Campania (1.373), poi Sicilia (804), Puglia, Basilicata e Molise (630), Lazio (615), Lombardia (463). Ci sono, infine, 4.793 corner, cioè punti scommesse che si possono trovare sia in sale per azzardo che in bar, tabaccai, internet point, copisterie, cartolerie. Tutti, comunque, ora sono spenti. Dove si trovano? Per questa tipologia torna in testa la Lombardia (766), seguita da Campania (759), Puglia, Basilicata e Molise (533), Lazio (457), Sicilia (394), Veneto e Trentino Alto Adige (333), Piemonte e Valle d’Aosta (295). Non molto diversa la distribuzione delle 203 sale bingo. Il podio è formato da Lombardia, Campania e Sicilia. Il Lazio è quarto seguito da Emilia Romagna, Piemonte e Veneto. Tutti numeri che dovrebbero far riflettere, soprattutto sul dopo emergenza, per decidere se tornare alla situazione di prima del blocco o se può essere l'occasione per ridimensionare fortemente questa enorme offerta.

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